Il Collettore emissario Sud-Orientale avrebbe dovuto essere la “spina dorsale” del sistema fognario di Palermo: attraversando tutta la città (7 km) da Uditore ad Acqua dei Corsari, consentirà lo smaltimento di 70mila litri di reflui al secondo (acque miste, bianche e nere).
STORIA. Tutto inizia oltre 30 anni fa (con la 1ª tranche di lavori partita nel 1987 e conclusa nel 1993). La 2ª tranche è stata avviata il 16 maggio 2005, con l’appalto vinto dalla “Cariboni”.
Dopo una variante nel 2008, i lavori al Collettore si sono fermati al 40%. Il 7 maggio 2010 il Comune rescisse il contratto «per ingiustificata inattività dell’impresa». Restano così da ultimare 3,1 km di nuova conduttura, da piazza Camporeale a via del Vespro. Nel gennaio 2012 fu redatta una perizia di assestamento contabile e mutò pure il prezziario regionale e le norme di base per i lavori pubblici. Poi arrivò la delibera Cipe n. 60/2012 che assegnò a alla città 104 milioni per 16 progetti fognari (di cui 14 milioni per il Collettore Sud-Orientale).
COSTI. L’opera costa oggi 33,5 milioni di euro. Inizialmente si parlava addirittura di 47,3 milioni, e di un presunto buco in cassa di 14 milioni. In realtà dal Polo Tecnico comunale hanno smentito questa ricostruzione, sostenendo che di fatto il MATTM (Ministero dell’Ambiente) «ha dato l’ok al dirottamento dei fondi originariamente previsti per il completamento del depuratore di Fondo Verde (18,4 mln), declassando l’opera da “depuratore” a “impianto di sollevamento” col convogliamento dei reflui ad Acqua dei Corsari», in modo da evitare lo scarico nel mare protetto di Capo Gallo e Sferracavallo.
I 14 milioni “risparmiati” vengono convogliati sul Collettore, che ha quindi la totale copertura finanziaria di 33,5 milioni di euro.
TEMPI. Una settimana fa c’è stata la protesta di Massimo Castiglia, presidente della I Circoscrizione, sui continui allagamenti in via Porta di Castro e in zona Albergheria, con il sit-in davanti la Sogesid, società in house del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e del Ministero delle Infrastrutture (MIT), incaricata di fornire al commissario regionale il «supporto tecnico-specialistico, ingegneristico, amministrativo e legale nei settori fognario e depurativo». Ovvero tutte quelle attività connesse alla progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori.
L’assessore comunale alle Infrastrutture, Emilio Arcuri, ha spiegato a ilSicilia.it le prossime tappe: «La Sogesid sta facendo la gara d’appalto per il “verificatore” del progetto. Voglio precisare però una cosa: il Collettore Sud-Orientale migliorerà drasticamente la situazione in città. Ma di certo non risolverà il problema degli allagamenti in via Porta di Castro perché lì sotto c’è il Kemonia. Bisognerà entrare dentro, effettuando una video-ispezione con un robottino per capire come intervenire per arginare gli allagamenti».
Dopo la gara sul verificatore passeranno almeno altri 9 mesi. A fine 2018 potrebbe partire la gara vera e propria per l’affidamento dei lavori. E pensare che i soldi sono stanziati dal Cipe da ormai 5 anni. Dopo la delibera 60/2012, enormi ritardi, lungaggini normative e ben due commissari straordinari sulla depurazione: nel 2015 uno regionale (Vania Contrafatto) e nel 2017 uno nazionale (Enrico Rolle). «Rolle – commenta Arcuri – sta facendo un lavoro eccezionale, accelerando notevolmente tutti i passaggi necessari per andare a gara».
LA MAXI MULTA. Nel frattempo l’Unione Europea ha emesso ben due procedure di infrazione comunitaria su fogne e depuratori all’Italia, per mancati interventi. E la Sicilia (pur avendo 1 miliardo a disposizione con la delibera Cipe 60/2012) sarà la Regione più stangata da una maxi multa: solo per il 2016, 225 milioni di euro, più 346mila euro per ogni giorno di ritardo fino a quando non verranno sanate le irregolarità. Nel frattempo il sindaco Orlando ha fatto un esposto alla Corte dei Conti per accertare eventuali responsabilità su un presunto “danno erariale”.
LE NOVITÀ. In questo quadro desolante arriva anche una buona notizia: il 22 dicembre 2017 scadrà la gara per il maxi appalto di “Adeguamento e potenziamento del depuratore di Acqua dei Corsari“, da 26,5 milioni di euro. Si tratta di un appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. Quest’opera è strategica per il disinquinamento di tutto il litorale di Palermo, la Costa Sud, lungo via Messina Marine.
Una cosa è certa, la promessa di Orlando inizia a vacillare. Senza il Collettore Sud-Orientale e il potenziamento del Depuratore di Acqua dei Corsari, infatti, il litorale di via Messina Marine non potrà mai tornare balneabile “entro l’anno”.
TORNA INDIETRO: