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Le parole del segretario nazionale della Cgil

Ponte sullo Stretto, Landini: “Opera inutile, bloccati miliardi di investimenti” CLICCA PER IL VIDEO

martedì 2 Dicembre 2025

Maurizio Landini in Sicilia per promuovere lo sciopero generale del 12 dicembre. Il segretario generale della Cgil ha partecipato questa mattina alle assemblee indette dai lavoratori presso l’aeroporto di Palermo, l’ospedale Civico e il centro Ri.Med di Carini. Intervenuto ai microfoni dei giornalisti, il rappresentante sindacale ha fatto il punto sulle politiche del Governo guidato da Giorgia Meloni, valutandone i riflessi anche sulla politica regionale siciliana. Focus in particolare sul ponte sullo Stretto, definito da Landini “un’opera inutile che sta bloccando miliardi investimenti“. Nonchè sulla classifica de IlSole24Ore sulla qualità della vita nelle 107 province italiane. Graduatoria che vede i capoluoghi siciliani negli ultimi posti. A tal proposito, secondo il segretario generale della Cgil lavoro e sanità si confermano “fra le principali emergenze della Sicilia“.

La manovra Finanziaria nazionale e il lavoro

Durante il confronto con i giornalisti, Landini parte dall’analisi della manovra Finanziaria in corso di definizione a Roma. “I tagli che stanno facendo sulla sanità non sono accettabili. La manovra indica, come unica spesa pubblica, l’aumento delle spese in armi. Bisogna investire per assumere medici ed infermieri. Bisogna trovare i soldi dove sono. E quindi questo vuol dire parlare di fisco. Siamo in una situazione in cui è tassato di più il lavoro dipendente che non il profitto o la rendita finanziaria. Abbiamo proposto la costituzione di un contributo di solidarietà. Ovvero che 550.000 persone su 29 milioni di redditi, che hanno un patrimonio superiore a 2 milioni di euro, donino l’1,3% del proprio patrimonio. Si tratta di 25 miliardi da investire su scuola, sanità o lotta al precariato“.

Un mancato turnover presente soprattutto in Sicilia. “Il Mezzogiorno paga un prezzo più alto del resto d’Italia. Ma è l’insieme del paese a soffrire. Hanno cancellato la legge Fornero, nel senso che l’hanno peggiorata. Non si va più in pensione. Aumentano gli over 50 a lavoro, mentre l’impiego di donne e giovani è molto basso. Così non abbiamo futuro. C’è bisogno di investire sull’intelligenza dei giovani non solo per farli restare qui, ma anche per fare quelle attività necessarie. Invece non c’è quella programmazione necessaria“.

Ponte sullo Stretto: “Opera inutile, miliardi investimenti bloccati”

Ampia parentesi sul ponte sullo Stretto. Un’opera che, a giudizio di Landini rappresenta, “una spesa sbagliata. Sta drenando un sacco di risorse in una regione in cui ci sono diversi pezzi del territorio a binario unico. Si stanno bloccando una quantità di miliardi che invece potrebbero essere spesi per dare infrastrutture. Molti ingegneri internazionali indicano l’inutilità di quell’opera. In ogni caso, prima del 2027-2028 non partirebbe nulla. Stiamo entrando nell’anno in cui finisce il PNRR. E la manovra, alla voce di investimenti pubblici, dice zero“.

La qualità della vita in Sicilia: “Lavori è prima emergenza in Sicilia”

Passaggio finale sui dati venuti fuori dalla classifica de IlSole24Ore sulla qualità della vita nelle 107 province italiane. Un elenco dal quale le varie facce del territorio siciliano occupano le posizioni più basse: 82^ Ragusa; 87^ Enna; 91^ Messina; 93^ Trapani; 95^ Agrigento; 96^ Catania; 97^ Palermo; 103^ Caltanissetta ed addirittura penultima Siracusa (106^ su 107 province).

La prima emergenza in Sicilia è il lavoro. Siamo in presenza di lavoro precario, di un sistema di fare impresa favorito con logiche di appalti, subappalti, sotto appalti e delle finte cooperative. Serve poter fare un lavoro dignitoso, sia dal punto di vista salariale che di realizzazione personale. Creare lavoro vuol dire investire sulle infrastrutture pubbliche. Pensiamo a quanti medici ed infermieri mancano nel nostro paese. Non dobbiamo pensare alla sanità solo in termini di ospedali, ma anche alla sanità sul territorio. La vera prevenzione è intervenire addirittura a casa. C’è poi una carenza di ispettori sul lavoro. Siamo in un paese in cui il numero di morti sul lavoro è il più alto di tutti i paese industrializzati. Si continua a morire come cinquant’anni fa. Nel nostro paese, questo Governo stanno continuando a fare leggi che favoriscono il lavoro nero, l’appalto e che non combattono questa situazione. Quando le persone, pur lavorando, sono povere vuole dire che c’è qualcosa non va“.

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