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cinque arresti nel Siracusano

Agenzia funebre presa di mira dalla mafia CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 11 Novembre 2022

 I Carabinieri di Siracusa e Augusta hanno arrestato cinque persone con l’accusa di illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e porto di arma da fuoco.

L’indagine, avviata nel maggio 2020, trae origine dalla denuncia sporta dal titolare di un’agenzia di servizi funebri di Siracusa per minacce subite ad opera di un impresario concorrente e finalizzate ad impedire l’esercizio dell’attività economica nel comune di Sortino.

Alle minacce verbali, dirette anche ai più stretti collaboratori, seguì, appena un mese più tardi, l’esplosione di due colpi d’arma da fuoco contro la sede aretusea dell’agenzia di pompe funebri del denunciante.

Le indagini, nel frattempo attivate dai Carabinieri di Siracusa diretti dalla Procura Distrettuale di Catania, hanno permesso di identificare il presunto attentatore e di sequestrare l’arma utilizzata.

All’atto intimidatorio seguirono diversi “sabotaggi” dell’attività del denunciante. Durante alcune celebrazioni funebri, i collaboratori del denunciante sono stati minacciati ed in più occasioni i manifesti funebri esposti nel comune di Sortino venivano strappati o coperti da altri manifesti o addirittura alterati nelle date e ore relative alle funzioni religiose attraverso apposizioni di adesivi per renderli inattendibili.

Infine nel mese di Novembre 2020 i Carabinieri di Siracusa hanno arrestato una persona, che si presume legato al clan “Nardo” di Lentini trovato in possesso di 5 kg di polvere pirica che è risultata destinata ad un attentato dinamitardo in danno del denunciante.

Nel complesso l’attività investigativa ha dimostrato come i sodali, oggi destinatari di misura restrittiva, avrebbero mantenuto attiva la propria rete di controllo sul settore delle onoranze funebri nel comune di Sortino attraverso l’intimidazione via via crescente ai danno del denunciante e dei suoi collaboratori affinché cessasse l’attività economica in quel comune.

Inoltre l’indagine ha permesso di acclarare la ripartizione territoriale e di interessi tra il clan Santa Panagia ed il clan Nardo. L’esplosione dei due colpi d’arma da fuoco in danno dell’attività commerciale del denunciante, avvenuto all’interno del quartiere “Borgata” di Siracusa, area territoriale in cui insiste ed opera l’omonimo gruppo criminale che costituisce diramazione del più articolato clan “Santa Panagia”, determinò infatti l’attivazione del clan aretuseo per derimere la questione relativa all’apertura e l’esercizio della nuova agenzia di pompe funebri di Sortino, comune che rientra nell’area di interesse del clan “Nardo”, anche attraverso l’interessamento di affiliati detenuti in carcere.

 

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