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Amministrative 2022, prospettive sul futuro di Palermo: “Più Europa c’è” | CLICCA PER IL VIDEO

sabato 27 Novembre 2021

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Si è concluso a Palazzo Forcella De Seta il primo appuntamento ‘E Tu splendi invece – idee e progetti per Palermo’, promosso da Fabrizio Ferrandelli, componente del Consiglio Nazionale Anci, e capogruppo di Più Europa a Sala delle Lapidi.

Occorre partire da un’analisi sulle criticità e sui punti di forza del capoluogo siciliano, per poi proporre soluzioni in un programma partecipato e condiviso da offrire come contribuito al dibattito pubblico. Rilanciare Palermo, segnata dalla drammatica esperienza della pandemia da Covid 19, è l’obiettivo principale, approfittando anche delle ingenti risorse afferenti al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che inserisce i Comuni capoluogo delle Città Metropolitane nella programmazione degli investimenti importanti. Potenziamento della mobilità urbana e servizi pubblici annessi, diritti della persona e giovani, sono alcune delle tante tematiche affrontate durante questo confronto civico, non partitico.

Fabrizio Ferrandelli

“Abbiamo voluto offrire ai palermitani una fotografia sullo stato di salute della città, partendo da una base di dati oggettivi e di un sentire rispetto ai temi che ci possono dare una linea dalla quale partire per affrontare le criticità. Questo ci mette nelle condizioni di poter immaginare un percorso di ascolto della città e di elaborazione di soluzioni che dal mio punto di vista devono portare ad un cambiamento radicale di Palermo in chiave di transizione ecologica, energetica e rigenerazione urbana dalla quale far discendere poi tutte le soluzioni anche in termini di servizi e mobilità”, a dirlo è il consigliere del Comune di Palermo, Fabrizio Ferrandelli.

“L’obiettivo – prosegue Ferrandelli –  è quello di rafforzare le tante potenzialità della città ma anche affrontare le criticità, e questo non solo in relazione ai tanti milioni di euro messi a disposizione dal PNRR, ma in vista delle diverse sfide da affrontare e che la contemporaneità ci mette davanti. Il nostro è un percorso aperto a tutte le forze politiche e sociali che vorranno confrontarsi in maniera franca sui temi, facendo un patto sulle cose da fare ma riconoscendo anche gli errori del passato per rilanciarli in positivo. Percorso che però è chiuso al campo dei sovranisti perché per noi i diritti e la centralità della persona sono principi non negoziabili. Insomma, noi volgiamo fare da lievito al dibattito cittadino”.

“Offrire un contributo a partire dalle cose concrete e solo alla fine di questo percorso individuare le candidature migliori e non contribuire a creare ulteriori divisioni. Dopo questa stagione difficile abbiamo bisogno di una compagine larga, di intelligenze che si mettono insieme intorno ad un progetto e non intorno ad un nome. Da domani torneremo nuovamente sul territorio per parlare con i cittadini, le associazioni di categoria per condividere una nuova stagione di partecipazione e inclusione che per noi è il metodo che deve portarci a risolvere le cose perché, questa città non si risolleva da sola ma si può mettere in marcia solo grazie all’impegno e alle competenze di tutti”, ha poi aggiunto il capogruppo di +E a margine dell’incontro “E tu splendi – idee e proposte per Palermo”.

Benedetto Della Vedova

All’appuntamento con Palermo ha presenziato anche il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,  Benedetto Della Vedova, Sono contento di essere qui occhi e credo sia importante aprire la discussione partendo da quello che è accaduto oggi a Roma e cioè l’accordo siglato sul Trattato del Quirinale con Draghi, Macron e Mattarella. Questo deve aiutarci ad uscire dal provincialismo quando pensiamo all’Italia. Inoltre, Non dobbiamo pensare che siamo fuori dalla pandemia e mantenere alta l’attenzione e la collaborazione per evitare di tornare indietro. Sono tornato da poco dagli USA dove ho incontrato dei giovani che si sono laureati a Palermo e che oggi hanno due ruoli importanti in due grandi università americane”.

Questo dimostra che c’è una grande professionalità nelle università siciliane e italiane ma dobbiamo essere in grado di mantenere qui le nostre intelligenze. In Italia tutta, la lotta alla mafia non deve mai venir meno e non può essere alibi per fare impresa ne per la società civile che non vuole crescere. L’immagine di Palermo legata a cultura e turismo ha contribuito a restituire una immagine diversa della città fuori dai suoi confini. Chiunque farà il sindaco di Palermo deve capire che questo è un capitale da conservare”.

Rispetto alle prospettive sul futuro il segretario nazionale del partito di Emma Bonino ha aggiunto che “Ci sono i giovani, c’è la qualità. Ora niente alibi ne stereotipi, abbiamo una pessima esperienza sulla gestione dei fondi passati e oggi, anche in ottica di gestione del PNRR dobbiamo migliorare perché in futuro non potremmo permetterci di sbagliare ancora. Se non saremo in grado di presentare i progetti, i soldi non arriveranno e in Sicilia bisogna correre e recuperare tempo ed efficienza”.

E’ stata anche l’occasione per affrontare il tema delle amministrative che vedranno Palermo protagonista nel 2022, e in merito alle prossime elezioni Della Vedova ha affermato che “Oggi siamo partiti con piede giusto e +Europa c’è. Per fare politica serve passione e dall’ascolto delle necessità delle persone. Lo dobbiamo a Palermo e ai palermitani. Dobbiamo coinvolgere i punti di eccellenza e fare tabula rasa delle clientele, c’è spazio per tutti e serve coinvolgere le capacità progettuali migliori. Io ringrazio Fabrizio Ferrandelli per averci invitato qui oggi, è un momento favorevole per l’Italia c’è un governo con la guida del nostro primo ministro, di un eccellente livello”.

 

Fabrizio Ferrandelli si candida o non si candida alla carica di primo cittadino nella corsa a Palazzo delle Aquile? “Credo che oggi siamo partiti con il piede giusto, io oggi non direi a Fabrizio candidati anche tu per fare il 23esimo candidato sindaco. Credo invece che +Europa potrà dare il suo apporto nella partita di Palermo e noi ci vogliamo essere e ci saremo innanzitutto perché abbiamo Fabrizio Ferrandelli. Non ci interessa buttarci nella mischia ma la nostra coalizione ideale la costruiamo a partire da oggi: capendo le esigenze dei palermitani, mettendo insieme chi su Palermo investe e dunque imprenditori, agricoltori, trasportatoti e operatori del turismo. I tempi non sono lunghissimi ma è sufficiente a impostare un lavoro diverso, autentico e inclusivo”, così ha risposto Della Vedova.

Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi, ha invece commentato la fotografia del sondaggio, partecipando all’evento “E tu splendi, idee e progetti per Palermo”.

Antonio Noto

“Oggi a Palermo si vive peggio rispetto a 5 anni fa? È questa una delle domande a cui abbiamo cercato di dare risposta con il nostro sondaggio. Il 37% (tra le donne si giunge al 50%) delle persone intervistate ha espresso un giudizio negativo e rispetto alle altre città d’Italia il 13% dei palermitani hanno detto che si vive meglio a Bari, il 20% a Napoli e Roma, il 14% a Bologna, il 25 a Milano. Il dato che lascia riflettere però è un altro. Il 60% (il 63% delle donne) delle persone intervistate non vuole andare via da Palermo, il 9% cambierebbe città ma resterebbe in Sicilia. A significare, dunque, che vengono riconosciuti i punti di debolezza ma si crede che la città possa migliorare. Altro dato particolare è quello dei giovani tra i 18 ed i 34 anni vogliono continuare a vivere a Palermo. Va però tenuto conto e questo è un valore che va capitalizzato. Poi ci sono i problemi urgenti da affrontare a Palermo: per il 51% c’è l’emergenza rifiuti, per il 36% il lavoro, per il 35% la viabilità, per il 30% le infrastrutture e con il 20% i servizi cimiteriali. Ciò lascia presagire che vadano creati progetti credibili rispetto a questi temi e sono dati sanciti anche dal giudizio che la città da all’operato dell’amministrazione Orlando che per il 67% delle persone ha operato male”.

A questo tavolo tematico ne seguiranno tanti altri che saranno promossi dallo stesso Ferrandelli per ascoltare le istanze della collettività palermitana, oggi più che mai bisognosa di dialogare con le istituzioni politiche.

 

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