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Blitz anticorruzione a Catania, arrestato ex deputato regionale Forzese. Coinvolti in nove

giovedì 3 Maggio 2018
Marco Forzese
Marco Forzese

Operazione anticorruzione all’ispettorato territoriale del lavoro di Catania. I militari della Guardia di finanza stamattina all’alba hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare.

Fra gli arrestati, ai domiciliari,  c’è l’ex deputato regionale centrista Marco Forzese (ricandidatosi alle ultime regionali ma non eletto), l’ex consigliere di Forza Italia Antonio Nicotra e poi Domenico Amich, direttore dell’Ufficio Territoriale del Lavoro di Catania, ma anche Maria Rosa Trovato, responsabile dell’Ufficio Legale del medesimo Ispettorato.

Per gli altri cinque indagati, fra cui figura Franco Luca, direttore sanitario dell’Asp di Catania, oltre a due professionisti e a due imprenditori, è stata disposta la misura dell’interdizione dalla professione. Si tratta di Ignazio Maugeri, rappresentante legale dell’Enaip, Giovanni Patti, titolare di uno studio commercialista con sede a Giarre, Orazio Emmanuele, rappresentante legale di alcuni stabilimenti balneari a Giarre, e Salvatore Calderaro, 37 anni, gestore di una tabaccheria a Castel di Iudica.

Le ipotesi di reato formulate dalla procura di Catania nei confronti di Forzese (eletto nella scorsa legislatura nel Mpa e poi passato per Udc, Megafono e Centristi per la Sicilia) e degli altri indagati, sono di corruzione continuata, soppressione di atti, falsità materiale e ideologica in atti pubblici, in relazione a condotte illecite verificatesi all’ispettorato del lavoro di Catania fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.

L’operazione è stata chiamata ‘Black Job’. Le indagini hanno ricostruito una serie di presunti episodi corruttivi con un continuo scambio di utilità pacchetti di voti, incarichi alla Regione Siciliana, assunzioni in ospedali e fornitura di beni – in cambio dell’archiviazione di verbali originati da accertamenti ispettivi dai quali sarebbero emerse spesso violazioni per lavoratori assunti in nero.

“Forzese – sostengono gli investigatori – prese un fascicolo sanzionatorio dall’ispettorato e lo consegnò a un imprenditore che lo fece sparire per non pagare. Il fascicolo è stato trovato oggi a casa dell’imprenditore. Forzese in cambio ottenne voti per le regionali 2017″.

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