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Caltagirone, minorenne sequestrato e torturato: fermati due uomini

mercoledì 7 Settembre 2022

Il GIP di Caltagirone ha convalidato il fermo per un 20enne e un 30enne, entrambi cittadini extracomunitari, accusati di sequestro di persona, lesioni aggravate, minacce e tentata violenza sessuale.

A lanciare l’allarme sarebbero stari gli amici della vittima, un 17enne di origini algerine, i quali si erano accorti della sua ingiustificata assenza dalla comunità di accoglienza dove sono tutti alloggiati.

L’intervento della pattuglia dei Carabinieri e le indagini svolte nell’immediatezza, hanno consentito di acquisire i primi importanti elementi indiziari a carico dei due extracomunitari. I due arrestati avrebbero avvicinato il minore accusandolo di aver sottratto dei documenti e successivamente lo avrebbero segregato nella loro abitazione, sita nel centro storico di Caltagirone, e sottoposto a molteplici sevizie. Entrambi gli aggressori sarebbero stati sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti per tutto il corso degli eventi.

Il giovane, pertanto, sarebbe stato minacciato, percosso sia a mani nude che con un corpo contundente (un tubo di gomma per l’irrigazione, sottoposto a sequestro) e aggredito dai due con un coltello da cucina (anch’esso rinvenuto e sequestrato) procurandogli svariate ferite da taglio.

Secondo il racconto della vittima, i due aguzzini, non riuscendo ad ottenere dalla vittima ciò che desideravano, avrebbero minacciato di sottoporlo ad abusi sessuali, tentando di denudarlo e percuotendolo al contempo.

Il giovane algerino, riuscito a fuggire, è stato raggiunto dai Carabinieri che, nel frattempo intervenuti sul posto, hanno attivato i soccorritori che lo hanno condotto presso l’ospedale “Gravina e Santo Pietro” di Caltagirone, non in pericolo di vita, per le cure del caso.

Sono in corso ulteriori ed approfondite indagini per l’accertamento della dinamica dei fatti.
Intanto, i due giovani fermati, prontamente condotti in fase pre-cautelare presso la Casa Circondariale di Ragusa, a seguito di udienza di convalida, sono stati sottoposti, in misura cautelare, agli arresti domiciliari in regime di braccialetto elettronico.

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