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Presidio in Viale delle Scienze

Caro affitti, la protesta: anche a Palermo studenti in tenda

mercoledì 17 Maggio 2023

Anche a Palermo gli studenti dell’università degli Studi si mobilitano sul tema del caro-affitti e piantano le tende davanti all’edificio 19 di Viale delle Scienze, sede dell’Ateneo. Il presidio rimarrà attivo in attesa di un incontro con i vertici dell’università. Gli studenti sottolineano come, sebbene la Sicilia non possa lamentare gli stessi aumenti registrati nelle principali città del Nord e Centro Italia, il fenomeno qui si scontri con un contesto socio-economico sempre più depresso.

Edificio_19_Unipa

Ad organizzare la protesta “contro l’attacco ormai intollerabile al diritto alla dimora e al diritto allo studio di tutti gli studenti universitari” il collettivo del Laboratorio Studentesco Autonomo, Uniattiva, Vivere Ateneo, Auletta99, Onda Universitaria, Impronta Studentesca, UniXcento, Avanti, NRG e Unitrapani.

“Abbiamo stipendi ben al di sotto della media nazionale – spiega Benedetto Gramasi di Uniattiva – al netto di costi e disservizi sui trasporti intraregionali che non hanno eguali con il resto della penisola. In più, il fenomeno degli affitti brevi destinati al comparto turistico impone a centinaia di studenti di lasciare le loro abitazioni con l’arrivo dell’estate, per far spazio a una clientela disposta a pagare, per pochi giorni, la stessa cifra che gli studenti pagano mensilmente”.

Sempre secondo Benedetto Gramasi, coordinatore dell’associazione UniAttiva e senatore accademico dal 2021 “questa iniziativa nasce dall’incontro tra noi di UniAttiva e il Laboratorio Studentesco Autonomo ma ben presto hanno aderito all’iniziativa anche le principali associazioni studentesche dell’Università di Palermo. Sebbene Palermo non possa lamentare gli aumenti esorbitanti subiti dagli affittuari fuori sede di Roma e Milano la nostra situazione non è meno drammatica. La crisi energetica e la gentrificazione incalzante – spiega – hanno provocato un aumento non più tollerabile negli affitti del centro storico. A questo si aggiunge l’ormai endemico fenomeno degli affitti brevi che costringono i colleghi fuorisede a liberare i loro alloggi con l’arrivo della bella stagione. Ma la vera questione rimane per noi l’introduzione delle nuove norme sullo status di ‘studente autonomo’ che hanno comportato l’innalzamento del relativo valore reddituale necessario da 6.500 euro (validi fino all’anno accademico 2021/2022) a 9.000 euro annui, pena l’attrazione fiscale nel nucleo familiare d’origine. A causa di questa riforma scriteriata migliaia di studenti in tutta Italia si sono visti negare l’accesso alle residenze universitarie, oltre che alle borse di studio”.

“Con questo evento ci proponiamo di puntare i riflettori delle istituzioni universitarie e politiche locali su questi temi. Le associazioni coinvolte presenteranno le loro proposte ai Pro Rettori dell’Università di Palermo – che ci riceveranno giovedì pomeriggio presso la sede del rettorato a Palazzo Steri – oltre che alle istituzioni politiche comunali e regionali, non ultimo l’Ersu – Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Siamo stufi di ascoltare i proclami della politica che puntualmente a ogni cambio di governance promettono mari e monti agli studenti di ogni ordine e grado per poi soccombere a politiche economiche sempre più miopi, ignorando come facendo così mettono in ginocchio il futuro del nostro intero paese”, conclude.

“Anche in Sicilia – afferma Giovanni Castronovo del Laboratorio Studentesco Autonomo – il diritto all’abitare non è garantito a tutti gli studenti. Ci teniamo a sottolineare anche le fatiscenti condizioni degli studentati e il numero non sufficiente di posti letto garantiti dall’Ersu di Palermo, che lascia fuori centinaia di persone dalle residenze universitarie.”.

IlSicilia.it sul tema del caro-affitti, ne aveva parlato oggi in un articolo intervistando alcuni studenti di Unipa https://ilsicilia.it/caro-affitti-come-un-virus-palermo-esclusa-ma-fino-a-quando/

 

“Quello del caro-affitti per gli studenti universitari è un tema che riguarda pienamente il diritto allo studio, ed è fondamentale programmare soluzioni strutturali di lunga durata. È evidente che lo Stato gioca un ruolo predominante non solo sul versante degli affitti ma anche in relazione agli immobili privati lasciati sfitti per anni ma la Regione, anche attraverso gli Ersu, può e deve fare la sua parte. In questo senso ritengo si debba individuare un percorso che porti all’acquisizione di beni confiscati alla criminalità organizzata, come ad esempio l’hotel San Paolo Palace di Palermo e l’hotel Torre Xiare di Valderice a Trapani, per adattarli a residenze universitarie”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, che intende sostenere l’iniziativa proposta dall’Ersu di Palermo proprio in relazione al “riutilizzo” dei beni confiscati. “ 

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