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Scoppiato il caso

Caos in aula sul contratto di servizio di Rap, Lagalla richiama tutti all’ordine

mercoledì 26 Novembre 2025
Giuseppe Todaro, Giulio Tantillo, Roberto Lagalla e Pietro Alongi

Quindici secondi di video hanno mandato nel caos il centrodestra palermitano. A Roberto Lagalla non sarà di certo piaciuto quanto accaduto ieri in Consiglio Comunale durante la discussione del nuovo contratto di servizio della Rap. Un atto la cui approvazione non è più rinviabile, pena la possibilità di incorrere nelle sanzioni previste dalle direttive ARERA. L’ente ministeriale che detta la regole d’ingaggio del servizio di raccolta rifiuti in tutto il territorio nazionale. Il tempo stringe. Anche perchè, sullo sfondo, inizia a palesarsi una delle partite politiche più importanti del 2025, ovvero l’approvazione dell’avanzo vincolato. Ma invece di andare veloce, il Consiglio Comunale ha rallentato. Anzi, si è fermato del tutto.

Ciò a causa, come sopra ricordato, di un video pubblicato sui social network dal deputato regionale Vincenzo Figuccia. Il parlamentare regionale della Lega ha voluto immortalare le opere di pulizia straordinaria condotte dalla Rap a Borgo Nuovo. Una di quelle periferie in cui il servizio di raccolta rifiuti fatica a raggiungere livelli ottimali. Un reel pubblicato sui social nel quale compariva un dipendente della Rap. Uno screen time di quindici secondi che però gli è costato un procedimenti disciplinare. Dal Carroccio, Sabrina Figuccia ha parlato di un atto intimidatorio politico ai danni delle istituzioni“, arrivando a chiedere le dimissioni del direttore generale di Rap Massimo Collesano ma, soprattutto, dell’assessore all’Ambiente Pietro Alongi. Fatto al quale è seguita la dura replica del capogruppo di Forza Italia Leopoldo Piampiano. “In assenza di chiarimento, il rapporto politico con il gruppo consiliare della Lega non potrà che risultare profondamente compromesso“.

A smorzare i toni ci hanno pensato, in serata, il segretario regionale della Lega Nino Germanà e il consigliere nazionale di Forza Italia Gianluca Inzerillo. Prese di posizione arrivate poco dopo il monito all’unità del sindaco il quale, facendo ricorso alla diligenza del buon padre di famiglia, ha richiamato tutti all’ordine con toni moderati ma dai quali traspariva una certezza fermezza. “Sono certo che i lavori consiliari riprenderanno, sin da domani, in piena sintonia tra tutte le forze di maggioranza”, ha dichiarato il primo cittadino. Insomma, parlare meno e lavorare di più. Evitando polemiche che possono portare solo caos ad un anno e mezzo dal prossimo appuntamento elettorale.

Il racconto di quanto successo in Consiglio Comunale

A spiegare le ragioni dell’apertura di un procedimento disciplinare a carico del dipendente è stato il direttore generale di Rap Massimo Collesano. “Sia il Codice Etico, sia i regolamenti interni impongono infatti assoluta riservatezza e lealtà, che sono alla base del rapporto fiduciario tra l’azienda e il personale – ha dichiarato ieri pomeriggio il dirigente -. È inoltre rigorosamente vietata la comunicazione e la divulgazione di notizie, dati o dettagli inerenti all’attività interna a soggetti esterni“. Per il dirigente della Rap, quindi, l’apertura di un procedimento disciplinare è un atto dovuto.

Di diverso avviso è stata proprio la capogruppo della Lega Sabrina Figuccia la quale, rivolgendosi a Collesano in aula, ha dichiarato che quanto fatto dal neo-direttore generale potrebbe assumere i contorni di “un atto intimidatorio politico ai danni delle istituzioni“. Una diatriba che, fino a questo punto, si sarebbe potuta risolvere in un botta e risposta fra la consigliera comunale e l’azienda. Ma è stato quanto accaduto poco dopo ad avere scatenato il caos nel centrodestra, con l’attacco frontale mosso dall’esponente del Carroccio nei confronti dell’assessore all’Ambiente Pietro Alongi.

Mi rivolgo all’assessore – ha detto la Figuccia durante il suo intervento –, il quale usa spesso il termine “emergenza” per spiegare i disagi sotto il profilo della raccolta dei rifiuti. Qui si parla di un fatto strutturato di cui lei è colpevole. Per cui chiedo che si intervenga sui vertici della società e per chi la amministra. Per questo chiedo le dimissioni del direttore generale e dell’assessore Alongi“.

Le posizioni di Figuccia e la risposta di Forza Italia

Un attacco in piena regola che segue ad un lungo periodo nel quale l’esponente della Lega, pur rimanendo saldamente nel perimetro della maggioranza, non ha mancato di far sentire la propria voce fuori dal coro. Per Sabrina Figuccia è stata una consiliatura fatta di alti e bassi. L’anno migliore è stato sicuramente il 2022, con la nomina in Giunta ad opera del sindaco Roberto Lagalla. Per lei il compito di gestire le deleghe allo Sport e al Turismo. Secondo gli accordi iniziali, la capogruppo leghista avrebbe dovuto tenere l’incarico fino al rimpasto di metà mandato, per poi cedere lo scettro all’attuale assessore Alessandro Anello.

E qui arrivano le note dolenti. A novembre 2023 le cose sono improvvisamente cambiate, complice un quadro politico molto mobile con quattro cambi in Giunta. La presidente della III Commissione non ha potuto far altro che cedere anzitempo il passo. Decisione avallata dall’allora segretario regionale della Lega, ovvero l’attuale commissario all’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale Annalisa Tardino.

Parole, quelle rivolte ieri ad Alongi in aula, mal digerite dal capogruppo di Forza Italia Leopoldo Piampiano. “Chiediamo un chiarimento urgente da parte della Lega in merito alle dichiarazioni del proprio capogruppo, Sabrina Figuccia. In assenza di tale chiarimento, il rapporto politico con il gruppo consiliare della Lega non potrà che risultare profondamente compromesso“.

Lagalla richiama tutti all’ordine

Un casus belli su cui è immediatamente piombato il monito lanciato dal sindaco Roberto Lagalla. Poche righe nelle quali il primo cittadino non ha mancato di manifestare il proprio disappunto rispetto a quanto avvenuto in aula. Un po’ come quel pater familias che, vedendo i figli litigare, prova a mettere pace. Non senza far mancare un po’ di pugno duro per smorzare eventuali nuove animosità.

In merito a quanto avvenuto oggi, durante la seduta del Consiglio comunale, con riferimento all’intervento della Consigliera della Lega Sabrina Figuccia, ritengo che la stessa abbia inteso rappresentare il proprio disagio per l’inopportuno coinvolgimento di un proprio congiunto, deputato regionale, in una vicenda che ha cagionato la contestazione aziendale di Rap nei confronti di un suo dipendente. Tuttavia, il tono e i riferimenti usati nel corso dell’intervento hanno verosimilmente trasceso le sue stesse intenzioni, entrando in un ambito politico del tutto estraneo alla vicenda“.

Al riguardo, è doveroso precisare che nessuna responsabilità può essere attribuita all’assessore Alongi, il quale, come è noto, non esercita funzioni gestionali all’interno della Partecipata. Egli ha operato – e continua ad operare – nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione comunale, nel pieno rispetto del proprio ruolo e delle proprie competenze, rimanendo ovviamente del tutto estraneo alle attività di controllo del personale RAP. Nello stigmatizzare l’accaduto, confido che la Consigliera Figuccia saprà e vorrà escludere ogni volontario e consapevole addebito di natura politica all’azione dell’assessore Alongi. Sono certo, infine, che i lavori consiliari riprenderanno, sin da domani, in piena sintonia tra tutte le forze di maggioranza”. Più che un consiglio, un caloroso suggerimento rivolto agli animi bellicosi del centrodestra.

Germanà (Lega) e Inzierllo (FI) smorzano i toni

A raccogliere il ramoscello d’ulivo è stato il segretario regionale della Lega Nino Germanà. Invitiamo quindi tutti a riportare la vicenda nella giusta dimensione: un deputato ha chiesto un intervento sul proprio territorio e l’azienda è intervenuta tempestivamente, tanto che i dipendenti si sono complimentati con il parlamentare. Auspico che tra alleati ci si sieda subito intorno ad un tavolo composto dall’assessore comunale Pietro Alongi e il capogruppo della Lega Sabrina Figuccia per constatare che in fin dei conti si è fatto un buon servizio al quartiere Borgonuovo, di cui dovrebbero essere tutti felici deputati, dipendenti e Azienda“.

Appello parzialmente condiviso dal consigliere nazionale di Forza Italia Gianluca Inzerillo. Secondo l’ex capogruppo azzurro, le parole di Piampiano sarebbero da ritenersi “eccessive e non condivisibili. Le alleanze di coalizione meritano rispetto e senso di responsabilità: un singolo intervento infelice non può essere elevato a motivo di rottura né può mettere in discussione il percorso comune che le forze di maggioranza stanno portando avanti per il bene della città. Sono certo che, recuperando serenità e misura nei toni, il Consiglio comunale potrà tornare immediatamente a concentrarsi sui temi fondamentali per Palermo, come auspicato dal sindaco Lagalla“. Basterà questo a spegnere l’animosità regnata nelle ultime 24 ore? A dirlo potrà essere soltanto l’aula. Il campo da gioco della politica.

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