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Coronavirus: quasi 28.000 contagiati, 2158 i morti in Italia

lunedì 16 Marzo 2020

Nella consueta conferenza stampa delle 18:00, il commissario della Protezione Civile Angelo Borrelli ha fornito i nuovi dati sull’emergenza coronavirus.

Sono complessivamente 23.073 i soggetti attualmente malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a domenica di 2.470. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 27.980.

Al momento del bollettino, mancano i dati della Regione Puglia e della Provincia autonoma di Trento.

Sono 1.851 i malati ricoverati in terapia intensiva, 179 in più rispetto a ieri. Di questi 823 sono in Lombardia. Sono poi 11.025 i ricoverati con sintomi, mentre sono 10.197 i soggetti in isolamento domiciliare.

Superate le duemila vittime in Italia, che sono complessivamente 2.158, con un incremento rispetto a domenica di 349 unità.

Buone notizie sul fronte guariti, 2.749 dall’inizio e 414 in più rispetto a ieri

CROLLA MILANO, SPREAD A 258 PUNTI BASE

Sul fronte economico, altra giornata campale per Piazza Affari. Dopo le pesanti perdite subite nella scorsa settimana, l’indice italiano ha chiuso la propria giornata di contrattazione al -6,10%, terminando la propria sessione a 14.972 punti. Brutte notizie anche sul fronte spread, che cresce fino a 258 punti base.

Sul piano economico, sono stati bruciati altri 18,3 miliardi: sostanzialmente annullato quindi il rimbalzo di venerdì scorso.

Pesa l’incertezza relativa all’emergenza coronavirus, nonché le previsioni sul Pil europeo emesse dal commissario Thierry Breton, che ha previsto una perdita compresa fra il -2 e il -2,5% per il 2020.  Non basta quindi la manovra da 25 miliardi presentata oggi dal ministro Gualtieri e dal premier Giuseppe Conte a sedare gli animi sui mercati.

Un altro tonfo per la borsa nazionale, che era addirittura piombata sul -10% in tarda mattinata. Un inizio di giornata non proprio esaltante per il listino italiano, che ha visto stoppare le contrattazioni su una ventina di titoli per eccesso di ribasso. Fra questi, male i titoli bancari, assicurativi e di telecomunicazioni, con cali anche in doppia cifra.

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