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Disabili psichici, le comunità alloggio di Agrigento sono al collasso

lunedì 26 Marzo 2018
manicomi-pazzi

Venerdì scorso, 23 marzo, si sono riunite le Cooperative Sociali della Provincia di Agrigento che si occupano di servizi residenziali in “Comunità Alloggio” in favore dei disabili psichici.

Le comunità che garantiscono questo servizio sono in enorme difficoltà. A far emergere il problema, le cooperative del luogo che si trovano al collasso, per il mancato pagamento delle rette di ricovero da parte dei Comuni di appartenenza di ogni singolo disabile, per il loro mantenimento, con un ritardo di circa 18 mesi.

riunione-coop-sociali-agrigento“Il servizio che erogano queste cooperative – si legge in una nota dei Presidenti delle Cooperative Sociali della provincia di Agrigento – è essenziale sia dal punto di vista della salute degli assistiti e sia dal punto di vista dell’ordine pubblico, in attuazione della Legge Regionale 22/86 e della Legge 328/2000, tale servizio rientra tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), così come stabilito dal DPCM 2017. Dopo la chiusura dei manicomi le Cooperative Sociali, si sono fatte carico in tutto e per tutto della gestione dei disabili psichici in sostituzione dei Comuni per i quali non è ipotizzabile un rientro o una permanenza nel contesto familiare di appartenenza. Un servizio che non viene considerato minimamente dalle istituzioni. Le Cooperative non riescono a pagare gli stipendi ai dipendenti, né tanto meno i contributi previdenziali ed assistenziali e si sono indebitate con gli istituti di credito. Nella sostanza forniscono servizi in favore dell’Ente Pubblico e di contro lo stesso li obbliga a pagare ogni mese i contributi previdenziali ed assistenziali, pena irregolarità del DURC e conseguente blocco dei pagamenti. Riteniamo che questa sia una cosa inaccettabile! Le cooperative che oggi si sono riunite hanno un considerevole bacino di dipendenti, per questo rappresentano una rilevante fetta dell’economia della provincia di Agrigento.

Diversi comuni hanno inviato una nota dicendo di non poter più sostenere i costi per il ricovero dei disabili. Gli stessi non fanno nulla per mettersi in regola con i pagamenti, nonostante la Legge gli imponga di pagare le rette di ricovero entro 60 giorni. Abbiamo portato avanti diverse iniziative, quale ad esempio: chiedere un incontro alle istituzioni, che puntualmente non hanno tenuto conto delle nostre richieste. Abbiamo più volte chiesto aiuto alle associazioni di categoria che ci rappresentano nel territorio e anche in questo caso non abbiamo ricevuto risposte concrete. Evidentemente hanno altro a cui pensare… Queste cooperative oggi hanno deciso di muoversi da sole, dato che nessuno li rappresenta in nessuna sede istituzionale e le associazioni di categoria non fanno altro che chiedere il pagamento puntuale delle quote associative. Pertanto chiedono oggi un incontro con il Presidente della Regione, al fine di risolvere definitivamente la gravosa condizione nella quale versano attualmente”.

 

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