Dopo la forte mareggiata di ieri si contano i danni nelle isole Eolie mentre sono già partiti gli interventi di messa in sicurezza e di ripristino della viabilità che era stata chiusa in varie aree delle isole per l’invasione di acqua salmastra, pietrisco e detriti vari.
I siti più colpiti sono le aree portuali dove le mareggiate si sono infrante con violenza, scardinando pavimentazione, come nel caso di Sottomonastero a Lipari, o causando danni diretti agli approdi. A Vulcano, oltre ai danni alla struttura portuale, è stato distrutto il cantiere per la realizzazione del nuovo approdo per gli aliscafi. Una sensibile diminuzione del moto ondoso sta consentendo l’effettuazione di qualche collegamento da e per Lipari, Vulcano e Salina. Impossibile raggiungere le altre isole che, ormai, sono isolate da oltre 48 ore.
Stop, sino al 26 maggio, anche alle escursioni sul cratere “La Fossa” nell’isola di Vulcano. Con ordinanza sindacale è stato interdetto, sino a questa data, il sentiero percorso dagli escursionisti per raggiungerlo. La pioggia, caduta, intensamente, la scorsa settimana, ha danneggiato la parte bassa del tracciato e si rende necessario un intervento per ripristinarne le condizioni di sicurezza. La salita al cratere era stata riaperta lo scorso 24 aprile, dopo una chiusura protrattasi per sedici mesi, approntando un bypass che consente di non percorrere l’area interessata dalle emissioni di gas vulcanici, in atto ancora superiori alla norma.