E’ davvero finita per Gianfranco Miccichè? La richiesta unanime di Forza Italia all’Ars di sfiduciare il coordinatore regionale – e unico detentore del simbolo del partito azzurro – sarebbe arrivata sul tavolo di Silvio Berlusconi circa un mese fa. Eppure il Cavaliere non ha ancora detto la sua. La strategia del silenzio sembra essere quella migliore. “E’ passato del tempo, se avesse voluto rimuovere Miccichè e darla vinta a loro, lo avrebbe già fatto, un motivo ci sarà. Certo non può rimuovere Schifani, è il presidente della Regione”, dice qualcuno. Si è concluso da poco il vertice di maggioranza a Palazzo d’Orléans e lui non c’era.
Stando alle indiscrezioni, Miccichè avrebbe cenato a casa di Berlusconi una settimana fa, e non sarebbe affatto contento della faida contro il suo braccio destro – la persona a lui più cara in Sicilia – ,cosa che lo infastidisce parecchio. D’altronde i due sono legati da un’amicizia trentennale. Vedute contrapposte a Roma e in Sicilia: certamente i deputati regionali forzisti sono tutti con il presidente Schifani, quelli nazionali al fianco di Miccichè. Poi c’è chi accusa Renato Schifani di essere un uomo di Fratelli d’Italia.
Forse per l’ex presidente dell’Ars sarebbe stato meglio accettare la ricandidatura di Nello Musumeci – oggi ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare nel Governo Meloni – con la possibilità di presiedere ancora una volta lo scranno più alto di Sala d’Ercole, ma la diatriba con l’ex governatore aveva raggiunto i massimi livelli e Miccichè non si pente, convinto di aver fatto la scelta giusta.