Condividi

Il “Progetto Sicilia” di Ignazio Florio Jr, un’idea illuminata in un’Isola sonnolenta

venerdì 25 Ottobre 2019
Ignazio Florio junior e Franca Florio

Le classi dirigenti siciliane – imprenditori, intellettuali, politici – sono sempre state assenti o, in qualche occasione, hanno cercato di intestarsi delle iniziative per scuotere l’economia e la società isolane per dare quella spinta necessaria per invertire il tradizionale trend negativo che ha relegato la regione ai margini dello sviluppo nazionale?

Alla domanda si può, tranquillamente, rispondere ricordando che, se l’assenza fu il trend dominante, non si può negare che qualche tentativo, purtroppo abortito per cause addebitabili alla cultura dei siciliani, ci sia stato.

Tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento, Ignazio Florio Jr., l’erede della grande dinastia imprenditoriale siciliana, lanciò infatti il Progetto Sicilia che, nell’idea dei promotori doveva rispondere alla grande crisi di fine secolo che aveva, ulteriormente, aggravato le condizioni socio-economiche dell’Isola. L’idea che sottendeva l’iniziativa era quella del collegamento fra capitale agrario e capitale industriale in funzione del rilancio dell’economia isolana.

Pezzo forte del progetto era la costituzione di un Consorzio agrario, che avrebbe dovuto mettere a disposizione i mezzi per l’ammodernamento del comparto agricolo e di quello minerario per competere, non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale. Inoltre al Consorzio era affidato il compito di farsi interlocutore del governo nazionale per reclamare interventi nel settore delle infrastrutture, e bastava dare uno sguardo alle vie di comunicazioni e ai trasporti per comprendere quando fossero urgenti investimenti, di cui la Sicilia era deficitaria.

L’idea progettuale fu ben accolta anche dalla sinistra, il socialista Lo Vetere fu fra i sostenitori, che aveva sempre guardato ai Florio come imprenditori aperti con i quali era possibile dialogare. Florio impegnò capitali propri e, soprattutto, mise a disposizione L’Ora, un nuovo quotidiano a diffusione nazionale – il primo direttore fu Vincenzo Morello, uno dei giornalisti più famosi d’Italia – il cui compito era proprio quello di attirare l’attenzione su quell’iniziativa.

Le adesioni al progetto furono molte – si contarono ben 20 mila soci – e queste adesioni illusero i promotori che pensarono ad una svolta. Ma fu solo un’illusione, perché ben presto, gli agrari che avevano sottoscritto il progetto cominciarono a ritirarsi soddisfatti dalla svolta protezionistica delle politiche nazionali, tanto che nel torno di un pugno di mesi si ridussero a duemila, rendendo molto difficile l’azione che il Consorzio avrebbe dovuto svolgere. A cantare il de profundis dell’iniziativa contribuì il clima di tensione che era seguito al regicidio di Monza. Quell’evento funesto convinse, infatti, coloro che si erano spinti su posizioni avanzate a chiudersi nel tradizionale conservatorismo.

La vicenda del Progetto Sicilia evidenziò, ancora una volta, come l’individualismo e la mancanza di sguardo lungo, cioè di guardare al futuro senza lasciarsi travolgere dal presente, hanno costituiscono, e costituiscono,  il vero e drammatico problema della Sicilia.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Giovani fuorviati dal crack, crea una barriera insormontabile” CLICCA PER IL VIDEO

L’intervista de ilSicilia.it a Franco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. Il ricordo del figlio, l’impegno quotidiano per sensibilizzare sul tema delle droghe nelle scuole, l’importanza di strutture sul territorio come la “Casa di Giulio” e il centro di pronta accoglienza…

BarSicilia

Bar Sicilia, Razza pronto a correre per un seggio a Strasburgo: “L’Europa entra sempre più nella vita dei siciliani” CLICCA PER IL VIDEO

Prima di affrontare la campagna elettorale che separa i siciliani dal voto del prossimo 8 e 9 giugno, Razza fissa la sua marcia d’avvicinamento all’obiettivo delineando concetti e misurando il feedback con i propri elettori

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.