È un vero e proprio bollettino di guerra quello che arriva dalla Palermo-Sciacca, teatro dell’ennesima tragedia stradale. Un violentissimo impatto lungo la SS624 ha spezzato due vite e lasciato altre tre persone ferite.
“Appena pochi giorni fa avevamo lanciato l’ennesimo allarme anche questo caduto nel vuoto sia da parte della Regione che da parte di Anas: forse ci voleva questa immane tragedia per convincere qualcuno ad alzarsi dalla poltrone e verificare personalmente le condizioni di pericolosita’ di una arteria che oggi viene definita la strada della morte”. E’ quanto affermato da Salvino Caputo e Paolo Franzella, rispettivamente Vice Segretario Regionale e Segretario Provinciale dell’Unione di Centro in Sicilia, che nei giorni scorsi avevano denunciato la mancanza di sicurezza e il livello di altissima pericolosita’ dell’intera arteria stradale della Palermo–Sciacca e non soltanto del tratto compreso tra Giacalone fino a San Cipirello e Camporeale.
“E’ veramente da irresponsabili – hanno affermato Salvino Caputo e Paolo Franzella – chiudere gli occhi davanti a una situazione di enorme pericolo. Anas e Regione si stanno assumendo una grandissima responsabilità in termini di omissioni. Abbiamo chiesto all’onorevole Rosellina Marchetta di presentare una interrogazione parlamentare e di chiedere all’Assessore regionale Alessandro Arico’ di convocare con estrema urgenza un tavolo tecnico con Anas, Citta’ Metropolitana e con i Sindaci competenti per territorio, che evidentemente sono distratti da altre incombenze piuttosto che attivare i doverosi interventi”.
“Se non dovessimo riscontrare segnali immediati con i nostri dirigenti potremmo arrivare a bloccare la strada”, concludono.





