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“Infernu di Dante”, la magia della storia alle Gole dell’Alcantara

giovedì 10 Agosto 2017
Uno spettacolo inedito e molto emozionante in programma alle porte di Ferragosto alle Gole dell’Alcantara.
E’ l’Infernu di Dante, proposto dalla regista Berta Ceglie che, alla luce di torce e fuochi, debutterà l’11,12 e 13 agosto nello splendido scenario delle Gole dell’Alcantara, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana. Il testo, adattato al teatro da Antonio Luca Cuddè, è quello della traduzione dell’Inferno di Dante elaborata nei primi del ‘900 dal letterato messinese Cannizzaro.
La rappresentazione, sostenuta dall’Assessorato al Turismo, è promossa dal Centro Cultura Mediterranea e prodotta con il contributo di Regione, Comune di Motta Camastra, Parco Fluviale dell’Alcantara, Associazione Albergatori di Taormina ed importanti aziende come Vision Sicily e con il partner tecnologico Videobank.
Lo spettacolo debutterà nel magnifico scenario delle Gole dell’Alcantara venerdì 11 agosto a partire dalle 20,45 e sarà replicato anche nei due giorni successivi.
Ogni sera si svolgeranno tre rappresentazioni, con gli spettatori, che, a gruppi di duecento, saranno fatti scendere sul fondo del fiume, dove, alla luce di torce e fuochi, lo spettacolo sarà messo in scena.
Il mio Dante è femmina – ha evidenziato la regista Berta Cegliema questa non deve essere considerata una provocazione quanto, piuttosto, una chiave di lettura. Una Commedia, insomma, mai vista e sentita prima, in cui l’Oltretomba infernale viene incontro a Dante per consegnargli una parola, un rimprovero, una profezia, un avvertimento, senza mai scordare che lo stesso Inferno esiste in forza del Sommo Amore di Dio. Vi sono poi le soluzioni visuali, che adatterò tagliandole su misura per ogni location, per rendere ancora più incisivo lo spettacolo“.
L’Infernu – spiega l’assessore Anthony Barbagalloè una di quelle rappresentazioni di grande richiamo che possono valorizzare ancor di più alcuni luoghi magici della Sicilia. Il turismo siciliano viene alimentato dai miti e davvero la nostra terra può vantare tanti luoghi di leggendaria bellezza. Questo spettacolo, che si avvale del contributo di giocolieri del fuoco oltre che di attori, può dunque creare in varie location altissimi momenti di suggestione. Può essere rappresentato, oltre a quella fucina d’Efesto che sono le Gole dell’Alcantara, nella Cattedrale di sale delle miniere sotterranee di Realmonte, nell’Agrigentino, all’interno del Cretto di Burri a Gibellina, o ancora lungo le rive del lago di Proserpina a Pergusa, nell’Ennese. Perché è dal connubio tra paesaggio, costruzioni artistiche e arte scenica che si sviluppano le operazioni culturali di qualità“.
A rendere unico e spettacolare questa versione de “l’Infernu” saranno, oltre alla Ceglie nei panni di Alighieri, gli attori Camillo Sanguedolce (Caronte, Brunetto Latini), Tecla Guzzardi (Francesca), Elmo Ler (Farinata), Antonio Marino (Ulisse), Sebastiano Mancuso (Conte Ugolino). La figura di Virgilio sarà resa in scena dal mimo Rosario Vasile con la voce fuori campo di Giovanni Anzalone. Lo spettacolo sarà arricchito dagli interventi della Compagnia City Ballet (Tecla Guzzardi, Chiara Coco, Giulia Bertino e Michelangela Cristaldi), e della Compagnia Anima Ignis, manipolatori del fuoco. I costumi, elaborati da Mabest, sono di Gabriella Ferrera, i movimenti scenici di Sergio Platania e gli effetti sonori di Sergio Greco.
 
“Il lavoro di adattamento – ha affermato Cuddè – è stato improntato a quella che considero una missione culturale, prima che artistica, diretta al pubblico di oggi, avvezzo ai social network. Un pubblico che conosce la Divina Commedia, ma, forse, non la sente propria e considera il poema dantesco una vetta lontana, irraggiungibile, di perfezione. Il dialetto, insomma, in tempi di analfabeti funzionali, consente non soltanto di colorare un testo di incommensurabile valore artistico, qual è la Divina Commedia, ma anche di far comprendere l’incomprensibile. Senza contare che il suono del nostro vernacolo è molto apprezzato anche dai turisti”.
 
“E’ uno spettacolo che può rappresentare un modello di riferimento per il turismo in Sicilia e per promuovere questo territorio agli occhi del mondo – hanno sottolineato Luciano Catotti e Ninni Trischitta, responsabili di “Vision Sicily” -. L’Infernu di Dante potrebbe anche diventare un appuntamento annuale, se come siamo convinti avrà successo nelle rappresentazioni di questi giorni. Lo scenario in cui è ambientato l’evento, lo renderà ancor più magico, parliamo di un luogo eccezionale, di incomparabile bellezza naturalistica, che rappresenterà certamente un valore aggiunto e che saprà affascinare il pubblico sullo sfondo della recitazione di un cast davvero di alto livello”. 
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