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“La città chiama…”, da Catania a Ragusa fino al Palermitano: le vostre segnalazioni CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 9 Dicembre 2022

Anche in questi giorni sono state decine le segnalazioni da tutta la Sicilia che sono arrivate alla rubrica “La città chiama…”

Da Catania, ad esempio, Anna ha mandato alcune foto di via Messina, nei pressi dell’ospedale Cannizzaro, dove “è pericoloso attraversare perché mancano le strisce pedonali”.

Sempre dal capoluogo etneo, Rosalba in un video segnala “cassonetti stracolmi e rifiuti che non vengono mai ritirati” in via Gambetta.

Riccardo, invece, ha fatto un vero e proprio servizio fotografico ai rifiuti abbandonati sulla spiaggia di Marina di Acate. Risultato di incuria, ma anche delle varie mareggiate che hanno spinto sulla terraferma bottiglie, sacchetti e piccoli vasi di plastica, centinaia di lattine e ramaglie che, se non ritirati, possono finire di nuovo ad inquinare il mare.

Dalla contrada Cozzo Campana di Trabia, Lina fa presente che a Sant’Onofrio esiste da tempo una discarica abusiva, “già segnalata più volte alla polizia municipale e al Comune”.

Da Monreale ci scrive Silvia segnalando in via Pezzingoli, oltre alla strada provinciale danneggiata, anche “rifiuti ingombranti e sacchetti di plastica abbandonati sul letto del fiume che attraversa la zona. Il Comune di Monreale ritene responsabile il Comune di Palermo per il ritiro degli ingombri. E, quindi, nessuno fa niente”.

A Baida, invece, ogni volta che piove si rischia la vita. Giorgio ha inviato alcune foto della via alla Falconara, che si allaga ad ogni pioggia, rendendo pericoloso il passaggio in auto o moto oltre che a piedi. È così dal 2005”, precisa.

Da Palermo, invece, più di un messaggio è arrivato sui disservizi della linea notturna del bus Amat N2, che collega piazza Indipendena a Sferracavallo. Le corse “vengono spesso sospese o hanno ore di ritardo”, si legge in una delle segnalazioni arrivate alla nostra redazione.

Marta ha inviato diverse foto e alcuni video che mostrano il degrado delle strade che circondano la Zisa: “Asfalto dissestato e marciapiedi rotti, che alle prime piogge si allagano rendendo impossibile il passaggio”, scrive.

Da via Giulio Verne, un residente – che preferisce restare anonimo – racconta la sua disperazione a causa dell’allarme di un magazzino senza numero civico che suona a tutte le ore del giorno e della notte: “Più volte segnalato alla polizia municipale, non è stata trovata ancora nessuna soluzione. E qui non riusciamo più a dormire”.

Tornando ai rifiuti, Lilli da via Ricasoli, ad angolo con via La Lumia, segnala ritardi che spesso si ripresentano nella raccolta porta a porta della plastica.

Anche Christofer parla di degrado in via La Lumia, dove per diverso tempo sono rimasti abbandonati due divani: “È proprio vero – ironizza -. Questo è il salotto buono della città”.

Nella stessa zona, sempre Lilli segnala auto parcheggiate nell’area pedonale di via Mazzini: “La mancanza di rispetto verso il prossimo si vede ancora meglio dalle foto che mostrano automobili parcheggiate sugli scivoli per i disabili in tutta la zona”.

Francesca, invece, da piazza della Rivoluzione, ad angolo con via Divisi, ha inoltrato alla redazione de ilSicilia.it alcune foto di rifiuti abbandonati sul marciapiedi davanti ad una saracinesca.

A segnalare, con tanto di fotografie, un “marciapiedi pieno zeppo di rifiuti, completamente impraticabile” in via Rosario Gregorio ad angolo con via Lincoln è Agostino.

Da via Antonello da Messina fino a via dei Cantieri, invece, un’altra residente ha registrato un video per mostrare come il passaggio sul marciapiedi sia impedito da rifiuti ingombranti di ogni tipo, tra cui elettrodomestici, pezzi di legno con chiodi arrugginiti e un barattolo di vernice bianca che ha imbrattato il marciapiedi stesso.

 

 

Tra le ultime segnalazioni arrivate, c’è la preoccupazione di Annalisa, che ha mandato una foto per chiedere al Comune di controllare via Florio: “Il pericolo è per l’incolumità di alunni e studenti che transitano ogni giorno per raggiungere le scuole limitrofe. La strada è completamente abbandonata. C’è una vera e propria foresta – dice – e i ragazzi sono costretti a camminare al centro della strada, accanto alle macchine”.

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