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Lo scenario

La settimana complicata del centrodestra, dal terremoto DC agli scivoloni a Sala d’Ercole: Finanziaria a rischio?

sabato 8 Novembre 2025

Finanziaria, inchieste e dirigenti saltati. Insomma, questa settimana la Sicilia non si è fatta mancare proprio nulla. In quelli che sarebbero dovuti essere i giorni della Manovra, con l’approdo del testo a Palazzo dei Normanni, dopo l’approvazione in giunta avvenuta lo scorso venerdì 31 ottobre, è andata, invece, in scena una delle pagine più nere dell’attuale legislatura.

Martedì 4 novembre. Una giornata come tante all’Assemblea regionale. In II Commissione Bilancio è tutto pronto per dare il via alle audizioni propedeutiche alla legge di Stabilità. La quiete viene, però, subito spezzata nella prime ore della mattina: tra i 18 indagati, con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, turbata libertà degli incanti, anche il coordinatore politico di Noi Moderati Saverio Romano, Totò Cuffaro e Carmelo Pace, rispettivamente segretario nazionale e capogruppo della Democrazia Cristiana.

Tra silenzi e disorientamento, a spiccare è il messaggio freddo e distaccato del presidente della Regione Renato Schifani: “Esprimo la mia piena fiducia nell’operato della magistratura, che svolge con rigore e senso dello Stato il proprio compito di accertare la verità dei fatti. Gli indagati potranno dimostrare, nelle sedi opportune, la loro estraneità alle contestazioni mosse dalla Procura“. La “sentenza” è giunta ieri. Rientrato in anticipo da Bruxelles, ha convocato in maniera straordinaria i suoi assessori. Decisioni senza mezzi termini: via Maria Letizia Di Liberti (dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia), Vito Raso (segretario particolare dell’assessore alla Famiglia), Giovanni Tomasino (direttore generale del Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale) e Asp di Siracusa commissariata dopo l’autosospensione di Alessandro Mario Caltagirone, al suo posto già avviate le procedure per la nomina del commissario straordinario Chiara Serpieri, già direttore generale di altre aziende sanitarie in Piemonte e componente del consiglio direttivo della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, che svolgerà l’incarico a titolo gratuito per sei mesi. Misure che “si rendono necessarie – spiegano da Palazzo d’Orleans – per la gravità dei fatti emersi e per la loro possibile incidenza sull’immagine e sul corretto funzionamento dell’amministrazione regionale e degli enti sottoposti a vigilanza e controllo. Pur riaffermando il principio di presunzione di innocenza e la tutela dei diritti di difesa, la Giunta ha scelto di intervenire con tempestività per salvaguardare prestigio, credibilità e trasparenza delle istituzioni siciliane“.

Dalla riunione di giunta è emerso anche un altro punto fondamentale: le determinazione nel voler portare a termine, nei tempi prestabiliti, la Finanziaria. Secondo cronoprogramma la data da cerchiare in rosso è il 21 dicembre, ma, secondo voci ben accreditate, l’obiettivo è quello di chiudere il cerchio in tempi record, il 18 dicembre. Un obiettivo che se fino a qualche giorno fa sembrava difficile, ma non impossibile, oggi la strada appare più in salita che mai.

Il pugno duro manifestato ieri nel corso della riunione di giunta basterà? Un chiaro segnale di avvertimento, ma il clima resta poco confortante. Da un lato un intero centrodestra inevitabilmente segnato dalle cronache (dal leghista Sammartino all’autonomista Castiglione, dal forzista Vitrano ai meloniani Galvagno e Amata, fino all’ultimo terremoto politico) dall’altro Sala d’Ercole in piena balia dei franchi tiratori, che si annidano tra le fila della maggioranza, e delle dure prese delle opposizioni, che nell’ultima seduta di mercoledì 5 novembre sono riuscite a mandare all’aria anche i debiti fuori bilancio dei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto. 

Secondo voci di corridoio la risolutezza del presidente Schifani potrà essere determinante e fare la differenza per l’approvazione della Manovra, nonostante l’attuale mare in tempesta che non lascia intravedere nulla di buono. Un compromesso tra le forze partitiche potrebbe arrivare tra i banchi della II Commissione. Le sedute guidate dal presidente Dario Daidone, che dovrebbero prendere il via per l’esame al testo lunedì 17 novembre, alla vigilia promettono lunghe maratone e toni accesi.

Già, perché le vecchie scorie della manovra quater sono rimaste. Tra tutti Fratelli d’Italia con la questione Iacolino ancora aperta, anche dopo il via libera della I Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Ignazio Abbate, alla nomina di Alberto Firenze all’Asp di Palermo. Poi c’è l’Mpa che nel corso dell’ultimo vertice di maggioranza avrebbe sollevato delle perplessità circa alcuni temi della legge di Stabilità e la corposità del testo, rispetto a quanto comunicato nei giorni precedenti. A questi si aggiungono malumori, ad oggi, passati in secondo piano, come quelli relativi ai due assessori in quota tecnica, Alessandro Dagnino e Daniela Faraoni, rispettivamente all’Economia e alla Salute, emersi soprattutto all’interno di Forza Italia, o il ritorno in giunta di Luca Sammartino, senza però la delega ai rapporti con il Parlamento.

Un quadro generale parecchio complesso e a cui la prossima settimana potrebbero aggiungersi nuovi tasselli. Intanto inizierà l’esame della Finanziaria nelle Commissioni di merito all’Ars. Mercoledì 12 FI, FDI, Lega, DC, Mpa e Noi Moderati si incontreranno ancora per chiudere il cerchio e trovare una convergenza sulle misure all’interno di un bacino a disposizione di circa 200 milioni di euro. Poi, grande attesa è riservata a giovedì 14, giorno in cui Totò Cuffaro e Saverio Romano saranno sentiti dal gip. Proprio in quelle ore andrà in scena anche un confronto tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Controcorrente. Due giorni per discutere “dell’attuale situazione politica regionale, divenuta ancora più inquietante e insostenibile alla luce delle recenti notizie di cronaca” e nel corso dei quali “si affronteranno diversi temi, ad iniziare dalla prossima finanziaria regionale e dalle iniziative necessarie a liberare la Sicilia dal malgoverno Schifani“.

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