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l'ultima giornata

L’Ortigia vince ma non brilla contro il Posillipo: conclusa regular season da record

sabato 22 Aprile 2023
Francesco Cassia (foto di Maria Angela Cinardo - Mfsport.net)

Termina con una vittoria la regular season dell’Ortigia. I biancoverdi si impongono, con qualche difficoltà, 10-5 contro il Posillipo. Si conclude così il campionato, con un terzo posto blindato con diverse giornate di anticipo e un abbondante e ricco bottino da record: 59 punti.

Match ininfluente ai fini della classifica ma importante per testare lo stato mentale e fisico della squadra, in vista delle delicatissime semifinali per lo scudetto. Due squadre che in acqua hanno dimostrato di non avere più nulla da chiedere a un campionato che aveva già emesso i suoi verdetti. Un match con poche motivazioni e tanti errori. Solo nell’ultima frazione i biancoverdi iniziano a giocano meglio e il Posillipo inizia ad andare in difficoltà.

Anche in occasione della chiusura del campionato, gli uomini di Piccardo si sono dovuti accontentare del “Nesima” di Catania, vista l’indisponibilità del “Caldarella” per lavori: un’odissea che, tolte le parentesi contro Recco e Savona, dura ormai da novembre.

Ora testa ai playoff scudetto che prenderanno il via contro il Brescia il 3 maggio.

CC ORTIGIA – CN POSILLIPO 10 – 5

L’Ortigia non ha un buon approccio alla gara, sprecato cinque superiorità, a differenza dei campani che ne hanno concretizzate due portandosi sul doppio vantaggio a fine primo tempo.

Il primo squillo biancoverde arriva solo a metà del secondo parziale, con Ferrero, ma il gioco ancora non decolla e i partenopei, bravi a difendere e con un ottimo Spinelli, allungano nuovamente. A quel punto, i biancoverdi reagiscono, si compattano e iniziano a velocizzare le transizioni, mettendo a segno tre reti in meno di due minuti con Di Luciano, Ciccio Condemi e Velkic, che valgono il sorpasso prima dell’intervallo lungo.

Il terzo tempo è forse quello più caotico, con le squadre che sbagliano tanto e i portieri che salgono in cattedra, ma alla fine è l’Ortigia ad aumentare il distacco portandosi sul 6-4.

Nell’ultima frazione Cassia e Velkic allungano ancora, Lanfranco prova a frenare la foga dei biancoverdi, ma Andrea Condemi e Di Luciano chiudono il match.

È stata una buona partita di allenamento che ci ha permesso di sciogliere i carichi che stiamo facendo in settimana e di capire come stiamo in vista dei prossimi impegni. Ora inizia un altro campionato, con le semifinali scudetto contro il Brescia, che saranno la vera battaglia, perché ormai gli avversari ci temono. Abbiamo migliorato ancora il record di punti, abbiamo frantumato tutti i record della storia del club, adesso per batterci bisognerà solo vincere lo scudetto e questo da siracusano è un orgoglio. Volevamo raggiungere questo traguardo, ce lo siamo imposti. Adesso i futuri pallanotisti dell’Ortigia dovranno cercare di migliorare quello che è stato il nostro risultato in campionato e in coppa Italia, magari vincendo. Poi, chissà magari lo vinciamo quest’anno lo scudetto. Futuro? Per me l’anno prossimo sarà davvero l’ultimo, è venuto il momento di dare spazio ai giovani“. Così a fine partita il capitano dell’Ortigia, Christian Napolitano.

Al termine del match sono arrivate anche le parole del centrovasca biancoverde, Francesco Cassia: “Vista l’ininfluenza della gara, all’inizio è mancata un po’ di tensione nervosa e infatti non siamo partiti benissimo, andando sotto di due gol, però poi abbiamo reagito bene dal punto di vista mentale, perché non è facile partire male e poi riprendersi. Questo è un buon segnale per noi, perché vuol dire che stiamo crescendo. Pensiamo solo ai play-off – ha aggiunto – perché adesso il Brescia ci teme e, di conseguenza, anche noi dobbiamo affrontarlo a viso aperto. Non siamo più l’Ortigia che va a giocare contro queste squadre sapendo che perderà, adesso le affrontiamo per vincere, come abbiamo dimostrato in Coppa Italia. Sappiamo che dal punto di vista fisico possiamo reggere qualsiasi avversario, quello che ancora ci manca e sul quale stiamo migliorando è l’aspetto mentale. Stiamo diventando sempre più squadra, siamo sempre più propensi al sacrificio l’uno per l’altro. Ora dobbiamo lottare per provare ad andare in finale“.

 

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