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Il documento

Movida a Messina: la protesta dei residenti del Centro storico

lunedì 2 Gennaio 2023

La movida nel centro storico è il primo tema del 2023. Ad iniziare il nuovo anno dissotterrando l’ascia di guerra che era stata temporaneamente accantonata, sono i componenti dell’Associazione Centro Storico con un documento che ribadisce le richieste già avanzate in passato.

Tema del contendere, come spiega il presidente Anthony Greco è il fatto che i titolari dei locali “anziché pensare a fare pizze prelibate, gelati o granite per le quali è autorizzato, decida di organizzare nella sua attività serate musicali, dj set, musica dal vivo, discoteca infischiandosene  della sicurezza dei propri clienti e della vivibilità di chi vive o chi lavora accanto! E tutto questo senza avere minimamente timore di Polizia e Vigili Urbani il cui dovere è sicuramente fare rispettare le leggi”.

L’associazione lamenta di aver ricevuto solo promesse e nessun regolamento che dia strumenti di intervento anche alla Polizia Locale. I rappresentanti dei residenti del Centro storico hanno partecipato a numerosi Tavoli Tecnici rimasti inefficaci hanno presentato video e foto di quanto denunciato, nonché esposti all’Arpa.

“Quello che sosteniamo è visibile quasi tutte le sere facendo un giro per il Centro Storico in particolare in Piazza Duomo, in Via Lepanto, in Via Cardines e nelle zone limitrofe. E’ provato dalle centinaia di telefonate fatte negli ultimi anni da parte di residenti impossibilitati a riposare nelle proprie abitazioni, ricevute quasi tutte le sere dai vigili urbani o dal 112 che denunciano musica effettuata da alcuni locali in netta violazione delle leggi che regolano la diffusione sonora nei locali di somministrazione di bevande e alimenti (Decreto Monti) con serate illegali perchè pubblicizzate al di fuori del locale, con occupazione del suolo pubblico oltre i limiti consentiti, con dj che incitano a cantare ed urlare i clienti, con schiamazzi da parte dei clienti all’uscita dei locali, con la musica che si sente fuori dal locale e non emessa in sottofondo come previsto dal Decreto, con organizzazione di serate danzanti assolutamente vietate se non in possesso della licenza della Questura…”

L’Associazione Centro storico fa un appello al sindaco Basile affinchè vengano recepite le proposte o si trovi una soluzione il più possibile condivisa e dà un ultimatum all’amministrazione: entro il 15 gennaio.

Chi è il garante della salute dei cittadini e del disturbo della quiete pubblica, del rispetto delle norme sulla occupazione del suolo pubblico, della tutela e della difesa del territorio? Il Comune e, quindi, il Sindaco. Chi è il garante delle norme per serate musicali e danzanti? Il Questore. Chi sono i garanti della pubblica sicurezza e dell’ordine pubblico? Il Prefetto e il Questore”.

I residenti ricordano d’aver già interloquito con Basile che ha inserito le proposte nel suo programma elettorale.

Ulteriori incontri ci sono stati con l’assessore Massimo Finocchiaro che ha dichiarato di voler affrontare risolutivamente il problema, ma ha chiesto di fare trascorrere il periodo natalizio ricco di interventi e concerti. Dal 15 gennaio però i residenti tornano sul piede di guerra e annunciano azioni eclatanti.

“Al Comune, al quale va il nostro plauso per avere organizzato un Natale sicuramente tra i più curati degli ultimi anni, facciamo notare che la vivibilità del Centro Storico ed in particolare il diritto alla salute dei suoi residenti, non è meno importante ed è un diritto costituzionale  assolutamente non negoziabile con nessuno e con alcun interesse economico. Al Prefetto di Messina abbiamo indirizzata una lettera pubblica in data 20 giugno 2020. Al Questore di Messina abbiamo indirizzato un esposto via Pec in data 15 dicembre 2022 rimasto inevaso. A tutti questi attori l’Associazione Centro Storico chiede di dare un SEGNALE chiaro e categorico. E’ finita la Messina in cui ognuno fa quello che gli pare, e che si accanisce contro chi rispetta le regole e fa finta di non vedere chi le viola. Se volete fare concerti, balli e balletti andatelo a fare da una altra parte in quanto, essendo il Centro Storico tutelato dalla legge quale “bene culturale” (D.Lgs. 42/2004 art. 10 comma 1 e 4 lettera G), non vi è permesso in quanto chi vi si inserisce deve rispettarne la natura”.

 

 

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