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Costerà 9 milioni in meno

Palermo, approvato il Pef Tari 2023, ma per l’opposizione “i conti non tornano”

lunedì 15 Maggio 2023

Il consiglio comunale di Palermo ha approvato la delibera presentata dalla giunta che ridisegna al ribasso la Tari, la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti. Le opposizioni, però, hanno abbandonato l’aula al momento della votazione. La delibera andava approvate prima dell’approvazione del bilancio, prevista entro il 30 maggio.

Nella seduta di Sala delle Lapidi l’assessore con delega al Bilancio Carolina Varchi ha precisato che “il gettito della Tari 2023 copre il cento per cento dell’importo previsto dalla Rap, 124 milioni di euro. Rispetto alla delibera dell’agosto scorso c’è una sensibile riduzione di quasi 9 milioni di euro che va ripartita fra le 300 mila utenze Tari. La diminuzione è in parte dovuta dalla cessazione di alcuni oneri che erano collegati all’emergenza Covid”.

 

 

 

 

 

Secondo l’opposizione, però, ci sono alcune incognite, soprattutto per quanto riguarda i lavori nella settima vasca di Bellolampo. E, in ogni caso, i risparmi, conti alla mano, non sarebbero poi così importanti: “La riduzione della Tari è di 2 euro per una coppia con una casa di 100 metri quadrati”, ha fatto notare in aula Massimiliano Giaconia, capogruppo di Progetto Palermo.

 

 

“I contiscrivono in una nota congiunta i consiglieri e le consigliere di Progetto Palermo, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Oso e Gruppo misto non tornano, mettendo a rischio la Rap e i servizi per i cittadini e le cittadine. Nessuno è riuscito a spiegare la differenza di ben tre milioni fra la previsione di spesa e il corrispettivo da Tari, con preoccupanti incognite sugli equilibri di bilancio e sul futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti. Da parte dell’amministrazione sono venute solo ipotesi di soluzioni campate in aria, ossia di affidamento di ulteriori servizi che richiederebbero impiego di forza lavoro che la Rap non ha per via di una grave carenza organica che ammonta a circa mille unità. La nostra preoccupazione – sottolineano – è che, a fronte di pochi euro di riduzione delle aliquote Tari, si metta a repentaglio il futuro della Rap, che per garantire gli equilibri di bilancio potrebbe ritrovarsi costretta a rinunciare per quest’anno agli investimenti già programmati per l’acquisto di attrezzature e nuovi mezzi o, ancora peggio, alle assunzioni dei 46 autisti e dei 304 operai, imprescindibili per migliorare i servizi e soprattutto per estendere la raccolta differenziata in tutta la città, ferma al 16 per cento. A tutto questo si aggiunge la mancata consegna da parte della Regione siciliana del primo lotto della settima vasca e l’imminente esaurimento della quarta, situazione che potrebbe generare già da quest’anno extra-costi per il trasferimento fuori porta dei rifiuti palermitani. Viste le risposte evasive della vicesindaco Varchi abbiamo chiesto quindi la presenza in Aula del ragioniere generale che ci è stata negata. A quel punto abbiamo abbandonato per protesta la seduta. Dal sindaco e dall’amministrazione – concludono – ci attendiamo risposte ben più concrete e precise di quelle che sono venute in questi giorni in aula”.

Quanto alle assunzioni, l’amministratore unico di Rap ha assicurato che non verranno bloccate, mentre per quanto riguarda Bellolampo il primo stralcio della settimana vasca di Bellolampo, nell’appalto gestito dalla Regione, potrà essere consegnato entro luglio, scongiurando l’ipotesi di emergenza nella discarica.

“Il lavoro di risanamento dei conti portato avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Lagalla continua a dare i risultati sperati: nel 2023 i palermitani non subiranno aumenti della Tari, fino a qualche tempo fa considerati inevitabili, e le famiglie potranno addirittura godere di un taglio di 9 milioni di euro. Chiediamo però alla Regione di accelerare i lavori sulla settima vasca di Bellolampo”. Lo dice Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo a Sala delle Lapidi, commentando l’approvazione della delibera sulle tariffe Tari 2023. “Siamo soddisfatti di aver alleggerito la pressione fiscale – continua Chinnici – e come maggioranza proseguiremo nell’approvazione degli atti propedeutici al bilancio e al piano di riequilibrio. Manterremo però alta l’attenzione sulla Rap e sulle esigenze di equilibrio economico dell’azienda che è irrinunciabile, nell’interesse dei lavoratori e della città”.

 

“La riduzione della Tari approvata oggi in Consiglio comunale rappresenta un segnale di attenzione importante nei confronti dei cittadini. Ben nove milioni di euro di riduzione del gettito che contribuirà ad abbassare la pressione fiscale sui cittadini, a testimonianza del percorso virtuoso di questa amministrazione nell’ottica del risanamento dei conti senza gravare ulteriormente sui cittadini palermitani”. Lo dice il capogruppo della Dc in Consiglio comunale, Domenico Bonanno. “Amministrazione e maggioranza consiliare stanno lavorando in stretta sinergia – continua Bonanno – con l’obiettivo di giungere all’approvazione degli atti propedeutici al bilancio nel più breve tempo possibile, garantendo al contempo la salute delle casse dell’ente e delle società partecipate, oltre che la tutela degli interessi dei cittadini. La Democrazia cristiana è al fianco del Sindaco e dell’Amministrazione in questo percorso virtuoso di rilancio dell’ente e continueremo a dare il nostro contributo di proposta e di presenza per raggiungere gli obiettivi che i cittadini auspicano e per l’ottenimento dei quali siamo stati votati”.

“Con l’approvazione della TARI il Comune di Palermo procede spedito verso l’approvazione del bilancio, fortemente voluto dall’assessore al ramo Carolina Varchi.

Investimenti, assunzioni di personale, acquisto di nuovi mezzi, realizzazione di nuovi CCR, questo e tanti altro ha previsto la nuova governance di RAP ma soprattutto senza aumentare i costi ai cittadini palermitani. Anzi riducendo di circa 8 milioni di euro la spesa per l’annualità corrente che costerà 123 milioni, rispetto ai 130 milioni impegnati nell’anno 2022.
Per questa ragione il contributo dato dal gruppo Fratelli d’Italia è stato convinto e di pieno sostegno.”. Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia, Antonio Rini.

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