Scambiatevi un segno di pace. O quantomeno qualcosa che vi assomiglia. Riunione di maggioranza questa mattina all’interno del Consiglio Comunale di Palermo. Intorno a mezzogiorno, i principali attori del centrodestra cittadino si sono seduti attorno ad un tavolo per cercare di appianare le tensioni emerse ieri in aula, a seguito della richiesta di dimissioni avanzata dalla capogruppo della Lega Sabrina Figuccia nei confronti dell’assessore Pietro Alongi e del direttore generale di Rap Massimo Collesano. Vertice nel quale sembra essere stato raggiunto un accordo di massima, così come chiesto con pacata veemenza dal sindaco Roberto Lagalla.
Le opposizioni chiamano
A chiamare in causa l’esponente del Carroccio è stato il consigliere comunale di “Oso” Ugo Forello. L’ex pentastellato ha sottolineato le numerose assenze nella maggioranza, ponendo precise domande alla coalizione del sindaco. “Fra i banchi del centrodestra ci sono numerose assenze. Sono in nove o in dieci. Mancano diversi attori istituzionali. Non c’è il presidente Todaro. Qualcuno vuole forse far passare la sua presenza non necessaria? O qualcuno pensa che il presidente di Rap conti come il due di coppe a briscola a denari? Ieri è emerso un chiaro problema politico in aula. E’ stato risolto oppure no?“.
E Figuccia risponde: posizioni distinte su Alongi e Rap
Domande a cui ha provato a rispondere Sabrina Figuccia. Se, solitamente, il sindaco fa ricorso al Vangelo per uscire dialetticamente da situazioni ingarbugliate, l’esponente della Lega ha scelto una strada più “laica”. Anzi, più filosofica. “C’è un proverbio orientale che recita così: il saggio guarda alla luna, mentre lo stolto si sofferma sul dito“. Un’affermazione atta a spianare la strada alla tanto auspicata pace con l’assessore Pietro Alongi, ma non con il direttore generale di Rap Massimo Collesano. “Penso che chi ha osservato il video dell’operaio di Rap abbia guardato al dito e non alla luna. Il dito era appunto l’operaio, mentre la luna era rappresentata dalla mancanza di dispositivi di protezione individuale, dal modo in cui sono costretti a lavorare i dipendenti aziendali e dalle cataste di rifiuti in strada. C’è chi ha guardato al dito quando ha definito pretestuosa la mia richiesta di dimissioni“.
“Ma devo dire che c’è stato un atteggiamento simile anche da parte mia, quando ho accusato l’assessore senza però che lo stesso potesse essere a conoscenza dei fatti. Sono certa che arriverà una richiesta di chiarimenti su un procedimento disciplinare che travalica i limiti del diritto amministrativo attraverso interpretazioni fantasiose. In questo momento storico, la politica finisce troppo spesso sul banco degli imputati. E’ stato scorretto utilizzare espressioni che nulla hanno a che fare con le regole del diritto amministrativo“. Prove di distensione. In attesa di trattare il contratto di servizio della Rap. A causa dell’assenza di diversi esponenti amministrativi e del presidente di Rap Giuseppe Todaro, la seduta è stata rinviata alle ore 20. Si prevede una lunga serata di lavori a Palazzo Comitini.



