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Pesca, Basciano (AGCI-AGRITAL): “Segnali positivi dall’Unione Europea”

giovedì 16 Dicembre 2021

In base all’intesa raggiunta dai Ministri dell’Unione Europea proseguirà la riduzione dello sforzo di pesca (periodo di fermo) per il comparto dello strascico, che sarà del 6% invece che del 7,5% proposto dalla Commissione. La percentuale potrebbe ulteriormente diminuire, dal 6 al 4%, se gli Stati adotteranno, su base volontaria, misure tecniche per favorire la selettività delle catture.

Ricordiamo che la proposta iniziale della Commissione Ue prevedeva una riduzione delle giornate di pesca annuali del settore dello strascico, il principale fornitore dei mercati ittici dei tre Paesi, l’istituzione e la riduzione di una quota di sforzo per i pescherecci con palangari, nonché il rafforzamento di varie altre misure tecniche e zone di restrizione della pesca. Adesso le nostre imbarcazioni (che praticano la pesca a strascico), per il 2022, saranno chiamate a restare in porto solo fino a un massimo di 4 giorni in più rispetto al 2021.Nei mesi scorsi in occasione di numerosi eventi avevamo mostrato il nostro dissenso contro le attuali politiche comunitarie del settore che penalizzavano le marinerie. Oggi è una giornata importante per la pesca italiana, e non solo. Il settore Pesca del Mediterraneo applica, di propria iniziativa e da anni, misure di sostenibilità, ricercando sempre la collaborazione e il sostegno delle amministrazioni e degli scienziati, ed esprime la volontà di continuare a collaborare in una gestione che permetta di garantire la sostenibilità. Il nostro segnale è arrivato forte e chiaro a Bruxelles. Tutti uniti per tutelare un’economia importante per il bacino del Mediterraneo“, così dichiara Giovanni Basciano, vicepresidente AGCI-AGRITAL.

Insomma, la mission è recuperare un ruolo da protagonisti nel Mediterraneo, attraverso serrati dialoghi con Bruxelles, per un nuovo modello di pesca e il confronto con le Regioni.

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