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Porto di Tremestieri: procedono le opere di protezione, ora le banchine

mercoledì 29 Gennaio 2020

Procedono i lavori per il porto di Tremestieri. Un sopralluogo nel cantiere è stato effettuato dal vicesindaco di Messina, Salvatore Mondello e dall’assessore Dafne Musolino, alla presenza dei responsabili di Cantiere e della direzione dei lavori, nonchè della presenza dell’Autorità di Sistema Portuale.

Altra parte dei lavori, relativi alla realizzazione delle banchine, sono in attesa dell’elaborazione e successiva approvazione della variante di progetto. Il sopralluogo, secondo quanto reso noto dai vertici di Palazzo Zanca, ha consentito di verificare lo stato dei luoghi e confermare l’impegno dell’Amministrazione comunale sul fronte della realizzazione delle grandi opere che si prefiggono di cambiare il volto alla città.

Dal novembre 2018 a Messina le aree portuali sono state rese disponibili all’impresa per l’avvio dei lavori di costruzione del porto. Al momento di operare i primi scavi era stata, però, riscontrata alla profondità di circa sei metri la presenza diffusa di massi in calcestruzzo del peso di 12 tons per cui è stato necessario durante giugno 2019 salpare circa 700 massi e depositarli nelle aree di cantiere. Tale ritrovamento unitamente alla scoperta nel sottosuolo della discontinua presenza di formazione rocciosa detta “beach rock” derivante dalla cementificazione di ghiaia e sabbia per spessori da 40 cm a 100 cm, ha reso necessario l’avvio nei mesi estivi del 2019 di una campagna di indagini geologiche più estese e diffuse per la caratterizzazione del sottosuolo ai fini della riformulazione degli aspetti geotecnici e strutturali che potrebbero richiedere una diversa tipologia di realizzazione delle fondazioni della banchina portuale (pali anziché diaframmi).

Inoltre è stata prodotta la caratterizzazione positiva dei 700 massi in cls per il loro riutilizzo in cantiere nella fase di ripascimento protetto. Le attività descritte hanno comportato un’attesa di circa sei mesi per l’avvio dei lavori di costruzione della banchina di riva e richiederà con quasi certezza, vista la nuova identificazione del sottosuolo, l’approvazione di una variante strutturale a gennaio avute disponibili le risultanze delle indagini in fase di ultimazione. La predetta variante, essendo limitata alla sola variazione delle fondazioni, richiederà solo l’autorizzazione antisismica. In parallelo alle attività svolte sul sottosuolo sono proseguite le lavorazioni di dragaggio giunte alla quantità di 100.00 mc su 900.000 mc previsti a progetto e sono state avviate le opere di ripascimento protetto e di costruzione della mantellata di protezione del piazzale.

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