Condividi

Positivo a Covid, Hiv e vaiolo delle scimmie: il caso di un 36enne di Catania

mercoledì 24 Agosto 2022

Un siciliano dopo una vacanza a Madrid, si sente male e si reca al pronto soccorso. Una visita che gli avrebbe cambiato la vita, facendolo diventare oggetto di un articolo medico internazionale.

Segnalato sul Journal of Infection, il caso del 36enne catanese è il primo di co-infezione sia da parte del vaiolo delle scimmie sia del Covid. Ai due test positivi se n’è poi aggiunto un terzo, quello dell’Hiv. Il processo di diagnosi, scrive la pubblicazione, è stato complesso: una volta rientrato dalla Spagna, l’uomo aveva manifestato sintomi comuni a entrambi le patologie: febbre, mal di gola, mal di testa e ingrossamento dei linfonodi inguinali. Per esclusione i medici hanno deciso per un tampone Covid, poi rivelatosi positivo.

Durante l’isolamento, però, sulle braccia del malato hanno iniziato a presentarsi le tipiche piaghe del monkeypox, da qui la decisione di un secondo test che ha poi portato al ricovero presso il policlinico Rodolico-San Marco di Catania. Dopo la conferma da parte del paziente di aver avuto una serie di rapporti omosessuali non protetti durante la vacanza, la decisione di un test sulle malattie sessualmente trasmissibili che ha rivelato l’Hiv. Considerando l’alta carica virale, e il fatto che un esame precedente non aveva dato esito, l’ipotesi dei medici è che l’infezione sia abbastanza recente.

Ora, l’uomo sta bene, non ha più sintomi né lesioni e ha iniziato una terapia antivirale per contenere il virus dell’Hiv. Un tampone faringeo effettuato in data 19 luglio però è risultato ancora positivo al vaiolo delle scimmie. Un risultato interessante e relativamente inedito che evidenzia come: “il virus del vaiolo delle scimmie può resistere nella saliva oltre venti giorni e ben oltre la guarigione clinica”. Questo significa che, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sebbene apparentemente guariti, si può ancora essere infettivi.

LO STUDIO

https://www.journalofinfection.com/article/S0163-4453(22)00479-0/fulltext

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.