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Riggio: “Voli cari in Sicilia? Falso, solo demagogia. Concorrenza con Birgi ridicola”

venerdì 22 Dicembre 2017
Vito Riggio

PALERMO. “I costi di un Palermo-Roma Fiumicino dalla Sicilia nella media di Alitalia ammontano a 69 euro, il Catania-Milano nella media costa 73 euro. E’ chiaro che i biglietti comprati all’ultimo momento costano molto di più dei primi venduti a 50, 60 o 70 euro”. Lo ha detto oggi il presidente dell’Enac Vito Riggio a margine della presentazione dell’intervento di riqualifica della pavimentazione delle piste di volo 07/25 e 02/20 dell’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo. Che i prezzi dei biglietti da e per l’isola siano sopra la media, insomma, “non è vero, è una retorica che la classe politica siciliana non dovrebbe neanche avviare perché’ l’idea di avere prezzi bassi è piacevolissimo per tutti ma bisogna abbassare anche i costi altrimenti non funziona“. Anche l’idea di tariffe ad hoc per la Sicilia “è una stupidaggine. La stessa Sardegna, che le ha avute, oggi viene contestata, con la differenza che la Sardegna ha 1,5 milioni di abitanti, noi siamo 5 milioni e facciamo 15-20 milioni di passeggeri. Tutto sbagliato, tutta retorica, tutta demagogia“.

“COMPAGNIA PUBBLICA? MUSUMECI SBAGLIA”. L’idea di una compagnia aerea pubblica siciliana, ipotizzata dal governatore Nello Musumeci, non piace al presidente dell’Enac, Vito Riggio. “Questo sogno può continuare a stare nel cassetto perché’ tutte le compagnie fatte dal pubblico sono fallite perchè l’idea di fare prezzi bassi e tenere costi alti porta al fallimento“, ha aggiunto Riggio.

aeroporto palermo L’INAUGURAZIONE. Decolli e atterraggi più sicuri d’ora in poi nell’aeroporto di Palermo, dove in 46 giorni dall’inizio dei cantieri, sono state inaugurate le due nuove piste di volo. I lavori sono stati avviati a fine ottobre e hanno riguardato la pavimentazione; il rifacimento della segnaletica; sono costati oltre 23 milioni di euro e sono stati realizzati con fondi della Gesap, la società che gestisce lo l’aeroporto Falcone – Borsellino di Palermo. Durante la i lavori, poi, e nonostante i cantieri aperti, lo scalo di Punta Raisi è rimasto operativo.
L’appalto è stato aggiudicato, dopo una complessa procedura di gara aperta, a un raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo l’impresa Bacchi srl; mentre la direzioni dei lavori Gesap l’ha affidata al raggruppamento di imprese Ricerca Viabilità Ambiente srl. Il programma degli interventi è stato presentato durante una conferenza nell’aeroporto di Punta Raisi.
Il presidente della Gesap Fabio Giambrone parlando degli interventi nei tempi programmati realizzati nei tempi previsti ai giornalisti ha detto: “è la conferma di un’inversione di tendenza e di un cambio di passo”.

L’ad di Gesap Giuseppe Mistretta ha aggiunto: “Il dato di oggi e aver presentato questi interventi insieme a Enac; lo scorso era su posizioni diverse dalle nostre perché non credeva che fossimo in condizioni di portare la provvista finanziaria a casa. Ci siamo riusciti”. Per il presidente dell’Enac Vito Riggio: “dimostra che anche nel Mezzogiorno e in Sicilia è possibile fare le cose bene e celermente, mi aspetto il completamento del programma che prevede interventi per 72 milioni di euro.
“È l’esempio di una buona pratica, e motivo di autostima” ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ricordando che l’aeroporto di Palermo “è la porta di ingresso in Sicilia”. Per l’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo: “Questa è la Sicilia che funziona, è uno dei tanti biglietti da visita che la Sicilia possiede”.

Giangiacomo Palazzolo, sindaco di Cinisi
Giangiacomo Palazzolo, sindaco di Cinisi

LA PRIVATIZZAZIONE DELLA GESAP. Potrebbe tornare in auge la privatizzazione della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo. La novità è emersa durante la presentazione dei lavori alle due piste dello scalo, presso il centro direzionale dell’azienda. Il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, ha annunciato l’intenzione della Camera di Commercio di mettere in vendita le sue azioni in Gesap, una decisione che potrebbe lasciare la porta aperta all’ingresso dei privati. “Noi crediamo talmente tanto in questa azienda – ha detto Palazzolo – che il Comune di Cinisi acquisterà una buona quota delle azioni vendute dalla Camera di Commercio. Qui non c’entra la politica. Per noi la Gesap offre un servizio essenziale come l’acqua o i rifiuti sia per l’enorme numero di dipendenti sia per le refluenze economiche sul territorio. Dobbiamo necessariamente puntare sulla ricapitalizzazione. Approfitteremo della vendita di azioni Gesap per acquistarle, anche se non so ancora in che misura”.

Il Comune di Cinisi “possiede il 2,2% delle azioni Gesap, la Camera di Commercio intorno al 14%. Essere nella parte che decide in Gesap è importante e puoi farlo solo se acquisti più azioni. Abbiamo le risorse economiche per farlo, anche grazie al Kiss and Fly, non è un discorso fumoso. Perché la Camera di Commercio vende? Noi siamo sempre stati per mantenere le quote. Io posso decidere per me, cosa fanno gli altri mi interessa relativamente. La mia comunità mi chiede di non vendere, anzi, di investire. Ringrazio il Comune di Palermo – ha concluso – che da azionista di maggioranza si e’ sempre comportato con rispetto nei confronti degli azionisti di minoranza”.

Palazzolo inoltre ha rivelato che presto all’interno dell’aerostazione ci sarà un distaccamento dell’ufficio anagrafe “dato che l’aeroporto cade interamente nel territorio comunale di Cinisi, per aiutare chi smarrisce la carta di identità e, soprattutto nei periodi di chiusura degli uffici comunali, può trovarsi in difficoltà all’atto di prendere un aereo”.

ANNO 2017 DA RECORD. “Quest’anno c’è stato un boom di passeggeri in Italia, 180 milioni, la maggior parte dei quali nel Mezzogiorno perché c’è stata una crescita tumultuosa di Napoli (circa 8 milioni), Catania (intorno a 9 milioni) e Palermo che ha superato i 5 milioni”. L’ha detto il presidente dell’Enac, Vito Riggio a Punta Raisi.
“C’è una crescita che va sostenuta migliorando la qualità dei servizi e il trattamento del passeggeri – ha aggiunto -. Questo implica l’uso di capitali che per fortuna non sono pubblici. Gli investimenti in questo settore sono fatti con denaro delle società di gestione. E’ una scelta intelligente che andrebbe estesa anche ad altri servizi pubblici come l’autotrasporto. L’esperienza dimostra che Venezia, Milano e Roma da quando ci sono i contratti di programma stanno facendo un volume di investimenti miliardario. Lo stesso vale per Napoli, Palermo e Catania. Non sono ammessi ritardi perché significa penalizzare il territorio” .

“CONCORRENZA CON BIRGI RIDICOLA”. La Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, “dovrebbe porsi due obiettivi. Innanzitutto fare un accordo con Trapani-Birgi perché questa concorrenza tra due aeroporti in territori confinanti è ridicola”. Lo ha detto il presidente dell’Enac Vito Riggio a margine di una conferenza stampa all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Per Riggio “bisogna fare il sistema della Sicilia occidentale e distribuire il traffico aereo in modo razionale, in modo anche da risparmiare sui contributi che si danno alle compagnie low cost per farle atterrare qui. L’altro obiettivo deve essere definire l’intero programma di investimenti riordinando tutti gli interventi: ad esempio qui è previsto anche un albergo. Gli investimenti devono migliorare la capacità di attrazione perché questa parte della Sicilia può attirare il doppio del traffico che fa adesso. Se Palermo è arrivata a 6 milioni, può arrivare a 12. Stessa cosa dall’altra parte dell’Isola”.

 

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