I Lavoratori ASU direttamente utilizzati dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali lamentano numerose lacune giuridiche ed economiche sopravvenute durante il periodo dell’integrazione oraria, che ha comportato lo svolgimento dell’attività lavorativa a tempo pieno, per il periodo settembre – dicembre 2022.
Tra queste, il mancato pagamento delle ore svolte nel mese di dicembre 2022 – discriminante rispetto ai lavoratori Asu pari grado utilizzati dagli Enti Locali, cui il Dipartimento Regionale del Lavoro ha già provveduto ad accreditare ad oltre 3500 ULA le spettanze arretrate dovute, con accrediti avvenuti nei giorni scorsi.
La segnalazione anche in previsione della ripresa delle attività a tempo pieno, prevista per il 1 aprile, per armonizzare le attività lavorative in applicazione del CCRL, cosa che durante il trascorso periodo lavorativo in plus-orario è stata disattesa da alcuni Dirigenti/Responsabili dei Siti della Cultura decentrati.
Per queste motivazioni, le Organizzazioni Sindacali Ugl Autonomie Sicilia, Ale-UGL e SGB hanno chiesto al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, per ben due volte durante l’ultimo mese, di essere ricevute al fine di evidenziare e valutare quanto lamentato dai lavoratori.
Non avendo ricevuto alcuna risposta, le scriventi hanno indetto un presidio delle Rappresentanze Sindacali dei lavoratori, al fine di sensibilizzare il Dirigente Generale ad ascoltarne le legittime richieste.
Il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali ha convocato TUTTE le organizzazioni sindacali e non le richiedenti, come prassi in uso per il 28 marzo.
I sindacati quindi attenderanno l’esito dell’incontro per valutare l’operato dell’amministrazione, sottolineando come il rischio sia che il Dirigente Generale, disattendendo i vincoli dello Statuto dei Lavoratori e del vigente CCRL, risulti poco incline alle necessarie e dovute “relazioni sindacali”
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