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Termini Imerese esclusa da “Palermo Capitale della cultura”, nota di protesta del sindaco

giovedì 16 Novembre 2017

Il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta si accorge che il comune da lui amministrato è stato escluso dal programma delle manifestazioni inserite nel quadro di “Palermo – Capitale della Cultura 2018”, e insieme all’Assessore alla Cultura Loredana Bellavia scrive una nota di protesta al Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Palermo, Girolamo Di Fazio e al Sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

“L’adesione della Città Metropolitana alla candidatura di Palermo per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2018 – si legge nella nota – offre all’intero territorio della Provincia una notevole opportunità di crescita culturale e turistica. La programmazione delle attività ad oggi definita, secondo quanto si apprende da fonte ufficiale del Comune di Palermo, coinvolge in via prioritaria anche i Comuni di Monreale, Castelbuono, Bagheria e Cefalù. Di contro, non appare presa nella giusta considerazione la città di Termini Imerese che vanta una storia bimillenaria e offre elementi di richiamo culturale, turistico, artistico, ambientale e paesaggistico di primaria importanza, se non proprio unici”.

“Mi riferisco, in particolare – prosegue il sindaco termitano – all’Acquedotto Romano, conosciuto in tutto il mondo quale ardita opera di ingegneria idraulica; all’Antiquarium di Imera, dove fra l’altro si custodisce una phiale aurea di inestimabile valore storico e artistico; al Museo Civico “Baldassare Romano”, annoverato fra i principali Musei Civici Siciliani; al Museo del Duomo, ricco di arredi, paramenti sacri ed ex voto datati dal XVI secolo; – alla chiesa di S. Caterina di Alessandria, affrescata nel XVI secolo sulle quattro pareti e che reca didascalie in volgare, d altissimo valore filologico; alla Biblioteca “Liciniana”, fondata nel 1800, dove sono custodite, fra l’altro, pergamene arabe di primaria importanza; al maestoso ponte settecentesco sul fiume S. Leonardo, annoverato nell’ottocento, insieme alla fonte Aretusa e al vulcano Etna, fra le tre meraviglie della Sicilia (un ponte, un monte un fonte); allo splendido panorama del golfo di Termini Imerese (da capo Zafferano a capo Cefalù) che si gode dal “Belvedere”.

“A questi – conclude la nota – possono aggiungersi molti altri elementi di eccellenza che sarò lieto di mostrarti personalmente se vorrai gratificarmi di una Tua gradita visita. ​Al Riguardo siamo molto rammaricati per avere appreso che, lo scorso anno, in fase di programmazione la nostra Città non sia stata presa nella dovuta considerazione, tenuto anche conto delle ricchezze artistiche culturali e monumentali che da sempre Termini Imerese può vantare. Ci auguriamo che il nostro accorato appello venga accolto dal Autorità in indirizzo. Non intendiamo accettare ulteriori ed ingiustificate mortificazioni per un territorio come quello imerese che tanto ha dato e continua a dare alla Provincia di Palermo e che nulla ha mai ricevuto”.

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