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Violenza sessuale, pornografia minorile e adescamento di minori: arrestato 53enne a Caltanissetta

mercoledì 16 Settembre 2020
arresto pedofilo caltanissetta

Stamattina i poliziotti della Squadra Mobile di Caltanissetta, in collaborazione con quelli della locale Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura, hanno eseguito la misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di F.G., 53enne, residente in un comune della provincia nissena, per i reati di violenza sessuale, pornografia minorile e adescamento di minorenni.

L’indagine è stata avviata di seguito alla denuncia di violenza sessuale presentata nell’agosto dello scorso anno, presso la sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura nissena, dalla madre di un minorenne. Il cinquantatreenne, la scorsa estate, dopo aver adescato il minore, appena sedicenne, lo ha indotto, a subire e compiere atti sessuali abusando delle condizioni d’inferiorità psichica dello stesso.

Nel corso delle indagini avviate dalla Squadra Mobile di Caltanissetta, immediatamente dopo la ricezione della denuncia, è emerso che l’indagato intratteneva rapporti omossessuali con altri uomini, lasciandosi andare a confidenze che riguardavano i suoi gusti sessuali indirizzati verso minorenni, anche al di sotto dei quattordici anni. Le risultanze investigative hanno consentito, fin da subito, di provare che l’odierno arrestato era aduso adescare soggetti minorenni, che sono stati compiutamente identificati, cercando, in un primo momento, di carpire la loro benevolenza, parlando dei loro interessi o dei loro hobbies, per arrivare poi a sollecitare alcune loro curiosità sessuali e a entrare così più in intimità con loro.

Dopo aver avviato le relazioni attraverso le app Messenger, Whatsapp e simili, fatte di scambi di messaggi, lusinghe e foto a sfondo sessuale, il 53enne aumentava il pressing delle avances, fino a proporre loro incontri di persona per compiere atti sessuali. Le condotte criminose dell’indagato sono state poste in essere secondo un preciso schema: l’indagato individuava un minore, provava a carpirne la fiducia riempiendo la sua quotidianità di attenzioni e lusinghe, fino a spingerlo a inviargli foto a sfondo sessuale. Quando riusciva nel suo intento, consumava atti sessuali, solitamente presso sua abitazione o all’interno della sua autovettura.

In altre occasioni, gli atti sessuali, dopo lunghe insistenze, sono stati compiuti attraverso videochiamate. Le perverse abitudini dell’arrestato si sono ripetute quasi quotidianamente con la stessa cadenza in quanto egli contattava i minori e, al fine di attirarli a casa sua per fini sessuali, li invitava subdolamente a vedere la sua collezione di modellismo, a giocare con videogiochi, a consumare alcool o a fumare.

Alle volte li attirava anche solo proponendo loro un giro in auto. Nell’ambito della sudditanza psicologica che ingenerava nei minori che adescava, l’uomo li induceva a non rivelare ad altri il contenuto delle loro chat e delle loro conversazioni nonché il fatto che scambiassero foto di parti intime. Stamattina gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito numerose perquisizioni a carico di soggetti vicini all’arrestato per la ricerca di materiale pedopornografico, sequestrando cellulari e personal computer che sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

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