Diciottomila posti-letto, un ridimensionamento dei centri privati della sanità siciliana, ma anche un potenziamento sui territori, in parte nel Catanese e nella Sicilia orientale, provando a non trascurare gli equilibri generali tra le province. La giunta regionale ha apprezzato nei giorni scorsi la proposta di riordino presentata dall’assessore per la Salute, Ruggero Razza. Adesso la nuova rete dovrà superare l’esame del parlamento siciliano, in passato, poco propenso a ratificare le scelte in materia, “sic et sempliciter”.
Il documento verrà infatti trasmesso adesso alla VI Commissione dell’Ars – per il parere obbligatorio previsto dalla legge – e successivamente sarà affidato alla valutazione finale del tavolo nazionale cui partecipano i ministeri della Salute e dell’Economia.
Il documento prevede la conferma di 7 strutture classificate Dea di II livello, mentre 23 vengono classificate Dea di I livello.
Le new entry sono il presidio di Marsala e quello di Mazara del Vallo, nel Trapanese, che aveva visto un investimento di oltre 40 milioni per la realizzazione dell’ospedale. Tra i presidi di base tornano, tra gli altri, Giarre e Barcellona Pozzo di Gotto. Il ‘Muscatello’ di Augusta mantiene la qualifica di presidio di zona disagiata per l’elevato rischio ambientale, pronto a ospitare un Centro di alta specializzazione per le patologie oncologiche da esposizione all’amianto. Le altre zone disagiate vengono servite da 11 presidi.
“La proposta definitiva – spiega l’assessore Razza – riporta l’organizzazione sanitaria nei parametri del decreto Balduzzi e devo dare atto all’Aiop di avere accettato, condividendola, una rete che vede dimagrire i punti di erogazione privati del 50 per cento, consentendo così di non fare pesare in modo eccessivo l’allineamento ai coefficienti previsti dal Decreto nazionale sul sistema pubblico”. Nell’ambito dell’azienda Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania va segnalata la previsione e l’inserimento con 437 posti letto dell’Ospedale San Marco.
Questa decisione consentirà il mantenimento del finanziamento europeo previsto per la realizzazione dell’opera. Come già preannunciato, crescono i posti letto di 1.715 unità e ne vengono, quindi, complessivamente programmati 18.051. Il rapporto posti letto/strutture complesse, dal coefficiente 15,5 si allinea a quello 17,1 (a fronte di un standard “Balduzzi”di 17,5).