Il neosindaco di Messina, Cateno De Luca, azzera le posizioni organizzative al Comune e lancia subito, pubblicamente, con apposito videomessaggio, un chiaro monito al personale di Palazza Zanca, invitato “a non bivaccare per i corridoi”.
“Cari colleghi impiegati di Palazzo Zanca – afferma De Luca nel videomessaggio postato sulla sua pagina social e rivolto al personale del Comune di Messina – mi giunge voce che si parla un pò troppo del provvedimento che ho chiesto al segretario generale e al capo di gabinetto di Palazzo Zanca di mettere in pratica per annullare le P.O. (Posizioni Organizzative) e le A.P. (Alte Professionalità). Io vi invito a pensare a lavorare e ad evitare di bivaccare nei corridoi e soprattutto presso la macchinetta del caffè. Oggi ve lo mando a dire in modo spassionato e cordiale. Da domani adotteremo altri provvedimenti. Cortesemente chiedo sobrietà e che ciascuno pensi a lavorare, perché il 27 di ogni mese lo stipendio arriva prima per voi e forse per altri no”.
De Luca, con apposita nota, ha chiesto “la revoca in autotutela dei contratti di conferimento delle P.O. e delle A.P., invitando gli uffici di Palazzo Zanca a porre in essere entro e non oltre 2 giorni dal ricevimento della presente disposizione” gli atti conseguenziali. “La richiesta – ha evidenziato De Luca – scaturisce dalla disastrosa situazione economico finanziaria dell’ente, che impedisce di garantire i servizi minimi alla comunità, ulteriormente gravata da un costo di 2 milioni 100 mila euro annui, derivante dall’applicazione di questi contratti, rientranti nel mero ambito di valutazione discrezionale politico-amministrativa”.
Il personale in servizio presso l’Ente, stando ad una ricognizione effettuata dal sindaco e dalla Giunta di Messina è al momento di 1.447 unità lavorative, per un costo complessivo annuo di circa 46 milioni di euro, così distribuiti: 19 dirigenti; 158, nella categoria D3; 180, D1; 581, C3; 101, B3; 219, B1; e 189, A1. I contratti già firmati relativi alle posizioni organizzative sono 107, mentre 16 sono le alte professionalità.
“Tali figure, che complessivamente sono 123, – ha dichiarato il sindaco – comportano un aumento di costo di circa 2 milioni e 100 mila euro l’anno. Manifesto quindi la mia perplessità e contrarietà e ho dato mandato al segretario generale e alla dirigente delle Risorse Umane di avviare le procedure di annullamento in autotutela di tutti i contratti sottoscritti, non ritenendo compatibile un aumento così eccessivo per il costo del personale con la disastrosa situazione economico-finanziaria dell’Ente”.