Recensione a cura di Beniamino Malavasi
Attenzione: nuocciono gravemente all’accidia propria e altrui.
Di cosa stiamo parlando?
“Frammenti di amore e di libertà”;
“Sotto i tiepidi raggi di aprile”;
“Fra un sogno e una speranza”;
“Steli inflessibili di una nuova primavera”.
Pensieri, immagini, riflessioni; in poche parole: la vita di Angelo Baviera.
Angelo Baviera, esimio cittadino di Aidone (Enna), docente di lettere in pensione, storico, già noto per i suoi pregevoli saggi dedicati alla Resistenza, a Ernesto “Che” Guevara e ad Antonio Gramsci (soggetti che, per la loro importanza storica e per l’influenza che hanno esercitato, e che continuano a esercitare, sull’Autore, compaiono anche nelle raccolte in esame), qui ci ammalia con la sua lirica potente donandoci molto (se non tutto) se stesso.
Sono, infatti, vari e, al tempo stesso, ampi, i temi trattati nelle quattro raccolte citate.
Indubbiamente (conoscendo l’Autore), uno degli argomenti più importanti attiene alla politica: Baviera, intellettualmente onesto come pochi, non fa mistero della sua fede nella Sinistra. Ma, si badi bene, Sinistra vera, quella con la “Esse” maiuscola, non quella sbiadita, contorta, irriconoscibile dei giorni nostri. Al riguardo, è sufficiente leggere (e rileggere) le parole di “Perché sono ancora comunista” (in “Frammenti di d’amore e di libertà”) per capire di cosa si stia parlando (e di cosa si sia perso…):
“Io sono ancora comunista
perchè il comunismo è
cosa diversa dai muri
e dal filo spinato.”
Chi è, dunque, il Poeta-Baviera?
“Il poeta, in quanto membro della comunità, ha il dovere, a mio avviso, di prendere posizione nei confronti della realtà, di assumersi precise responsabilità sociali, se non vuole che i suoi versi alimentino, sia pure involontariamente, le paludi dell’indifferenza.” (da “Nota introduttiva” a “Sotto i tiepidi raggi di aprile”)
Non per nulla, le poesie:
“le apprezzerai,
se ti è chiaro il legame
tra la gioia e il dolore,
il buio e la luce,
in ogni istante della tua vita.” (da “Le Poesie” in “Steli inflessibili di una nuova primavera”)
“Di cosa,
nel silenzio del mondo,
è fatto il dolore,
lo sanno gli alberi spogli
e le brulle colline
quando soffia il vento
di tramontana,” (da “Di cosa è fatto il dolore” in “Steli inflessibili di una nuova primavera”)
Dolore, sofferenza, che emergono quando il Poeta ci parla della sua Terra, la Sicilia:
“Ma come posso amarti, terra mia, dove si sente soltanto il silenzio
dei giusti e agonizza la speranza?” (da “Alla Sicilia” in “Frammenti d’amore e di libertà”).
Eppure:
“Diversamente ti vivo:
nei petali dei garofani
rossi su cui il sole
non tramonta mai.
E diversamente ti sogno,
terra mia.” (da “Diversamente, terra mia” in “Sotto i tiepidi raggi di aprile”)
Ogni parola è al posto giusto; ogni strofa è un microcosmo da scoperchiare, da assaporare.
Sì: l’Angelo Baviera poeta è una piacevole sorpresa. I suoi versi spaziano ovunque, come pagine infinite:
“Solcare
gli spazi sconosciuti
ben oltre la siepe
e muoversi col vento caldo
dell’immaginazione.” (da “Utopia” in “Steli inflessibili di una nuova primavera”)
Pagine infinite, come l’amore per i figli, i genitori, la propria compagna.
Invero, è la famiglia uno degli altri grandi temi affrontati da Baviera nei suoi scritti poetici:
“Se sai che nulla
ti è dato per sempre
e sei capace comunque
di amare la vita.
Puoi essere degno
di tuo padre e tua madre,
ragazzo mio.” (da “Se” in “Sotto i tiepidi raggi di aprile”)
“A mio padre”, “Torno da te madre mia”, “A mio figlio” (tutte in “Frammenti d’amore e di libertà”); “A mia moglie” (in “Sotto i tiepidi raggi di aprile”) denotano quanta passione, quanto amore nutra il Poeta per i propri cari.
“Per asciugare i tuoi occhi/sfiorandoti appena l’anima smarrita,/e cancellare le ferite/che ti ha inferto il mondo/con le sue tante miserie;/per dare respiro/alla tua sete d’amore,/abbracciando sempre e comunque/l’umanità racchiusa in te,/vedrò di farmi vento di mare/per spazzare via/gli abissi del buio presenti/in tanti cuori./Oltre ogni luogo e ogni tempo,/gratitudine infinita per la vita/e l’amore che mi hai dato.”
(“Donna” in “Steli inflessibili di una nuova primavera”)
Si è vuoluto fare uno strappo alla regola riportando l’intero testo di questa poesia proprio per testimoniare la profondità, lo spessore, il sentimento che Angelo Baviera è in grado di trasmettere ai fortunati che possono godere dei frutti del suo cuore.
Già, il cuore. Si dice che, nel corso della vita, il cuore di ognuno di noi viva diverse stagioni. E sono proprio le stagioni i quadri che Baviera dipinge da par suo, regalandoci colori tenui come l’autunno o accesi come l’estate.
“Presto verrà la sera
e le rane parleranno con le stelle della nostra vita,
della sua bellezza, dei suoi tormenti.” (da “Pomeriggio autunnale” in “Frammenti d’amore e di libertà”).
“L’autunno ha congedato
i suoi colori,
che brillano solo nel bosco,
tra le foglie degli alberi
e le tele dei ragni.
(…)
Ma tendo le mani
anche al tempo che passa,
e sotto la neve
canto ancora alla vita.” (da “Sotto la neve” in “Fra un sogno e una speranza”)
L’universo di Angelo Baviera non si ferma certo qui.
Altre emozioni, altre suggestioni, altre sensazioni sono racchiuse nei tanti scrigni lasciati all’attenzione del lettore.
Da parte sua, il Poeta si congeda con il suo stile inimitabile:
“Sveglio con i miei sogni,
leggerò solo lettere d’amore
fino al sorgere del sole.” (da “Lettere d’amore” in “Fra un sogno e una speranza”).
“Sarei davvero felice se, con i miei versi, riuscissi non solo a regalare delle emozioni, ma anche a trasmettere, a chi legge, il desiderio di andare avanti, di non mollare mai, nella magnifica avventura della vita, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che essa quotidianamente ci pone davanti.” (dalla “Nota introduttiva” a “Fra un sogno e una speranza”)
Probabilmentenon ci sono parole migliori per esprimere un augurio che è speranza per il futuro e, al tempo stesso, significato di cosa sia la vita di noi esseri umani.
Ed è per questo che tali parole sono state scelte come chiusura del presente commento e come invito a prendere in mano e meditare, nella sua interezza, l’Opera poetica donataci dal talentuoso Angelo Baviera, che ringraziamo sentitamente.