Addio agli smartphone tra i banchi di scuola. Il deputato messinese di Forza Italia, Nino Germanà ha presentato una proposta di legge che chiede al Parlamento di approvare lo stop all’utilizzo del cellulare a scuola da parte degli studenti. La proposta del parlamentare è finalizzata a sancire il divieto di utilizzo di telefonini e altri strumenti tecnologici nelle scuole e durante l’attività didattica. L’iniziativa è destinata a fare discutere ma appare anche destinata a trovare con molta probabilità una condivisione di intenti trasversale tra tutti coloro che, dentro e fuori da Montecitorio, ritengono sia ormai diventato eccessivo l’utilizzo degli smartphone persino nelle giornate a scuola, in cui gli studenti non perdono occasione per poter utilizzare l’inseparabile cellulare nei momenti in cui non si è a lezione o persino mentre gli insegnanti sono in classe e c’è chi prova a occultare l’apparecchio per continuare a navigare e chattare.
“Il divieto – ha spiegato Germanà – è già sancito da una direttiva del Ministro dell’istruzione del 2007 e molte scuole si stanno attivando affinché venga rispettato. Noi riteniamo però che sia importante prevedere un riferimento forte e preciso, disciplinando il divieto con una legge. Così non si può più andare avanti, è necessaria una regolamentazione immediata e incisiva per affrontare il problema e risolverlo”.
In sostanza, secondo Germanà chi fa un uso eccessivo dello smartphone rischia di ritirarsi dal rapporto con il mondo e di trovarsi isolato. “Appare del tutto evidente – aggiunge il parlamentare – come il rischio concreto è che, di questo passo, venga persa l’abitudine alla comunicazione verbale. Vi sono anche notevoli disagi legati all’uso eccessivo di questi strumenti tecnologici come la perdita di interessi, gli sbalzi d’umore, i disturbi del sonno e dell’alimentazione. Non si può neppure sottovalutare il fenomeno del cyberbullismo, che del cellulare fa il suo strumento principale e che spesso trova nella scuola il luogo ideale di azione. La mia proposta di legge prevede a questo proposito anche interventi da parte delle istituzioni scolastiche, per educare i ragazzi all’uso responsabile di internet, cercando di prevenire il bullismo informatico”.