La delibera della giunta regionale è data 5 novembre, ma è stata pubblicata soltanto adesso sul sito dell’amministrazione di Palazzo d’Orleans: l’esecutivo regionale ha dato l’ok all’istituzione di un Ufficio Speciale presso l’assessorato alla Formazione professionale per ‘la chiusura e la liquidazione degli interventi a valere sul piano dell’offerta formativa 1987-2011, e sull’obbligo di istruzione e formazione, anni 2008-2013“.
Un arco di tempo enorme e una mole di residui da gestire notevole, circa 120 milioni di euro, con più di 4000 operazioni su cui intervenire tra obbligazioni giuridiche discendenti da impegni non estinti.
Per questo si prevede nell’atto firmato dalla giunta e proposto dall’assessore alla Formazione professionale Roberto Lagalla, che l’ufficio resti in carica tre anni e che disponga di un organico di almeno venti persone. Per individuare il responsabile dell’ufficio, inoltre, sarà appositamente emanato un atto di interpello.
Insomma, un ufficio speciale che servirà a fare chiarezza su un periodo decisamente ampio, con una grossa quantità di procedimenti non chiusi. Un arco di tempo che, tra pof e obbligo di istruzione e formazione, supera i 25 anni. E tra questi ci sono anche il 2010 e il 2011, le cui criticità – si legge nella delibera della giunta – necessitano di una ‘particolare focalizzazione‘. Insomma, il lavoro del nuovo ufficio speciale non sembra affatto semplice.