SFOGLIA LE FOTO IN ALTO
La mostra “Un c’è Locu né lucanna itivinni a natra banna” nel Comune di Lercara Friddi (PA) prende spunto da alcune riflessioni sull’attualità e sulla società contemporanea.
Questa frase è recitata alla fine delle tavolate di San Giuseppe, organizzate a Lercara. Durante la rievocazione del viaggio di Gesù, Giuseppe e Maria in cerca di riparo e accoglienza, i tre personaggi bussano alle porte delle famiglie che rifiutano la loro ospitalità pronunciando proprio le parole “non c’è luogo né locanda andate da un’altra parte”, fino a quando troveranno una casa pronta ad accoglierli.
Prendendo spunto da questa tradizione, abbiamo usato l’espressione per dare il titolo a questa mostra di presepi, più che una mostra tradizionale sono delle vere e proprie installazione a tema. Una delle più belle ed antiche dimore di Lercara, Palazzo Sartorio-Scarlata, come una grotta contemporanea ospita scorci di natività che impegnano a riflettere su parole sempre più impronunciabili: accoglienza, solidarietà, condivisione, accettazione.
Come antiche case riascolta abbandonati racconti di Natale
Come vecchie cucine emana odori e sapori smarriti.
Come vissute pareti sostiene poetici disegni.
Come moderni musicanti fa risuonare antiche nenie.
Come tremanti mani prova a riannodare i fili di una vecchia tela logorata dal tempo.