Babbelish nel 2016, venti anni dopo “L’Ottavo giorno”. Mamme e papà, che vi siete commossi e avete pianto nel 1996 con Pasqual Duquenne, straordinario interprete (Palma d’Oro a Cannes) di quel film, dovete portare i vostri figli al Teatro Massimo di Palermo. Dove domani debutta Babbelish, un’opera per bambini e famiglie.
In scena salirà una compagnia straordinaria e pluripremiata di ragazzi down. Gli spettacoli sono rivolti alle scuole in primis, e poi sabato 3 e domenica dicembre alle 11.30 si terranno repliche aperte alla città. Accanto ad attori normodotati, l’opera è recitata dalla Compagnia Dadalchemici, formata da ragazzi down che, grazie a un’intensa esperienza creativa e collettiva, hanno intrapreso un importante percorso di crescita, autonomia, creatività, capacità di ascolto ed espressione, sviluppando una confidenza con il lavoro attoriale di alto livello.
Insieme con loro recitano Italo Proferisci, Claudio Levantino, Francesca Mazzara, e poi Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi che sono anche i registi e gli autori della drammaturgia. La trama di Babbelish è il racconto di una società addormentata, il cui unico interesse è ottenere dosi di tranquillità giornaliera. Mr Babbel scopre che masticare un copertone gli dà un senso di sazietà fisica e mentale. La gomma viene prodotta, venduta e guadagna il mercato perché da senso di tranquillità. È così che una società masticante sazia non soltanto lo stomaco ma mette a tacere anche i suoi impulsi intellettuali: la voglia di scoprire cose nuove, di porsi domande, di contestare, di crescere, di creare, di essere visionari. A risvegliare la società dal torpore e dalla dipendenza sarà un gruppo di ominidi di una foresta, apparentemente semplici, apparentemente non evoluti, interpretati da ragazzi affetti dalla sindrome di down.