SAC comunica che il TAR di Catania – dopo mesi in cui il presidente di Aerolinee Siciliane, Luigi Crispino, ha rilasciato interviste e presentato segnalazioni e denunce affermando che SAC “toglie le ali” ad Aerolinee Siciliane ovvero “ne impedisce la nascita a tutti gli effetti e ne diventa responsabile” attribuendo al suo amministratore delegato la responsabilità del mancato conseguimento della certificazione di operatore aereo – con sentenza pubblicata in data 15 aprile ha qualificato come inammissibile il ricorso proposto dall’aspirante compagnia aerea nei confronti di SAC. Aerolinee Siciliane è stata inoltre condannata al pagamento delle spese processuali sostenute da SAC.
Si è quindi finalmente appurato come siano stati gli stessi organi di Aerolinee Siciliane a causare, a tutt’oggi, “i danni…caricati sulle spalle degli azionisti e dei siciliani che amano la loro terra” e a impedire il rilascio della certificazione ad Aerolinee Siciliane.
La pronuncia del TAR, peraltro, arriva dopo l’archiviazione, anche da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e della Procura della Repubblica, delle infondate segnalazioni e denunce mosse da Aerolinee Siciliane
I giudici amministrativi, che nei mesi scorsi avevano già negato le misure cautelari richieste da Aerolinee, con la sentenza pubblicata in data 15 aprile hanno quindi stabilito come il rilascio del COA (certificato di operatore aereo) non abbia mai subito un arresto da parte di SAC, e che il mancato rilascio delle licenze sia dipeso da circostanze imputabili esclusivamente alla società di Luigi Crispino.
Il procedimento di rilascio delle licenze ad Aerolinee, peraltro, si era interrotto già prima dell’intervento di SAC: a seguito di ispezioni ENAC avvenute nel settembre e nell’ottobre 2021, infatti, erano state riscontrate numerose problematiche nelle documentazione presentata dalla compagnia. Non venivano infatti fornite indicazioni né sul personale di volo né sugli aeromobili
Sempre ENAC, in data 3 marzo 2022, osservava come Aerolinee siciliane apparisse di fatto “inattiva” e non dimostrasse di proseguire nell’avvio di un progetto imprenditoriale.
Più che di “condizione impossibile” posta da SAC per istruire il procedimento di rilascio in subconcessione di aree aeroportuali all’interno del sedime, è quindi opportuno parlare di documentata negligenza degli organi di Aerolinee Siciliane, che ben poco hanno fatto se non cercare di attribuire ad altri le proprie responsabilità.
Resta da chiedersi, a questo punto, quali scuse eccepirà adesso il presidente Luigi Crispino nei confronti di tutti i piccoli azionisti che hanno conferito i loro risparmi ed hanno creduto in Aerolinee Siciliane, e a quali altri soggetti proverà a dare le colpe delle sue documentate responsabilità.
SAC e il suo amministratore delegato, il Dott. Nico Torrisi, che in questi mesi si sono limitati a fornire puntuali e circostanziate evidenze documentali sul loro sempre trasparente e diligente comportamento, attendendo il doveroso pronunciamento del TAR Catania, faranno adesso valere in tutte le sedi opportune le provate e gravi responsabilità degli organi sociali di Aerolinee Siciliane.