Ha preferito dare lui stesso l’annuncio dell’indagine che lo vede coinvolto, Fabrizio Ferrandelli, leader del movimento “I coraggiosi”. Da oggi, il candidato sindaco di Palermo è indagato per voto di scambio politico-mafioso. Un fulmine a ciel sereno che rischia di dare un duro colpo alle ambizioni che l’ex parlamentare regionale del Pd, già candidato nel 2012, ripone nella competizione elettorale della prossima primavera. Ferrandelli in una nota ha già chiarito il proprio pensiero, che sarà ribadito in una conferenza stampa la prossima settimana. Al momento prova a tenere botta.
Chi difficilmente prenderà la parola sull’argomento sarà Leoluca Orlando. Il sindaco uscente, che cinque anni fa al ballottaggio sconfisse Ferrandelli dopo essersi sottratto alle primarie di coalizione, in questi mesi ha praticamente “ignorato” la candidatura dell’avversario che sogna la rivincita. Una scelta questa di non nominare mai Ferrandelli, che difficilmente verrà modificata in quest’occasione. Francesco Vozza, referente provinciale di Noi con Salvini invece dichiara: «Si allei lui, se vuole,(riferendosi a Saverio Romano) con chi è indagato per scambio politico mafioso, dal momento che lui stesso ha pubblicamente detto a Miccichè che era possibile ancora un ragionamento sulla candidatura di Ferrandelli».Sulla tempistica dell’avviso a comparire, notificato a Ferrandelli in apertura di campagna elettorale Vozza tiene a precisare: «Attualmente è solo un indagato, ma io non credo che gli inquirenti e la giustizia si prendano il pensiero di pilotare la politica palermitana. Sarebbe una dittatura a cui non voglio credere».
Avviso di garanzia a Ferrandelli: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca
— Gianfranco Miccichè (@miccichesud) 17 gennaio 2017
Ferrandelli è stato a lungo uno dei candidati su cui il centro e la destra hanno posto più di un’attenzione. Gianfranco Miccichè, commissario in Sicilia di Forza Italia invece commenta: «Per noi non cambia niente. Era un avversario che rispettavamo prima è un avversario che rispettiamo ora. Mi dispiace per lui. Considero in generale l’avviso di garanzia, uno strumento inficiante per la vita politica di un paese». Per quanto riguarda il Movimento 5S evita di fare dichiarazioni al momento Giampiero Trizzino in attesa degli sviluppi della vicenda. Posizioni, dubbi, perplessità. Un piccolo terremoto che riscalda i motori della campagna elettorale. Proprio alla vigilia della scelte dell’atto finale delle Comunarie del M5s, date per imminente, tra Ugo Forello e Igor Gelarda.