Accorinti “il sindaco alieno”. Questa la scritta in sovrimpressione durante l’ultima comparsata televisiva del primo cittadino peloritano, su Rai 2 ospite del programma Nemo.
Ed “alieno” lo è sembrato veramente Accorinti durante la sua performance, ma non nel senso di “diverso”, ma in quello letterale di altro, “estraneo”. Perché sembrava di sentire parlare il sindaco di un’altra città, non quello di Messina. Perché mai nella sua storia recente la nostra città è stata così sporca, disorganizzata e caotica come durante l’Amministrazione del sindaco scalzo. Servizi pubblici inefficienti, macchina burocratica ingolfata, qualità della vita dei cittadini bassissima: c’è poco di cui vantarsi!
E nel recitare il solito copione, ormai usurato, Accorinti, tra i risultati della sua Giunta ha citato la realizzazione della Biblioteca dei bambini, omettendo di dire, però, che nelle scuole cittadine da mesi non funzionano le mense, e della Casa di Vincenzo per i “senzatetto”, che va avanti solo grazie agli sforzi delle associazioni di volontariato. Nel dichiarare che la sua Amministrazione agisce in favore degli ultimi e dei più deboli, omette di dire, per esempio, che poco meno di un mese fa il Comune è riuscito a perdere il finanziamento per 13 progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
E non ha tralasciato il Sindaco, nel suo “storytelling”, di autocelebrare la sua lotta contro le mafie ed i poteri forti. Se però non siamo a conoscenza di un atto concreto di questa Amministrazione mirato a contrastare corruzione e malaffare, conosciamo, invece, i numerosi richiami da parte di varie Istituzioni al rispetto delle norme, spesso disattese da Accorinti & Co.
Numerose sono state infatti, nel recente passato, le bacchettate all’amministrazione comunale sull’argomento legalità, sia dal Prefetto della città, che dalla Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana in relazione alle norme per la prevenzione della corruzione negli enti locali. Ed addirittura in un rapporto del 2016 dell’organizzazione indipendente “civico97”, che monitorizza le prassi per il rispetto della legalità all’interno della Pubblica Amministrazione, l’Amministrazione messinese, veniva posizionata in fondo alla classifica dei comuni italiani per l’adeguamento agli obblighi della legge anticorruzione.
Ma capisco che agli occhi di chi non vive in questa città e non ne conosce i problemi, il personaggio Accorinti , grazie ad una sapiente capacità di raccontarsi, risulta accattivante, un modello da esportare. Il suo essere apparentemente naif e per certi versi pittoresco colpisce l’immaginario dei media. Ma purtroppo la città percepisce invece la reale discrepanza che esiste tra lo show e il quotidiano fallimento dell’amministrazione del Sindaco “alieno”.