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“In occasione del 40° anniversario del barbaro omicidio di Rosario Di Salvo e Pio La Torre, abbiamo, insieme a Sergio Infuso e ad un numeroso gruppo di scuole del territorio, posato un cippo e una targa, che ne ricorda il sacrificio. Pio La Torre, seguendo l’intuizione del Magistrato Rocco Chinnici, ideatore del pool antimafia, combatté affinché ai mafiosi, venisse tolto l’oggetto del potere, il patrimonio, i soldi, mezzi con cui archiviando le armi, troppo rumorose , potevano corrompere e ” governare” il territorio.
Non tutti oggi ne evidenziano l’importanza, il mafioso, vive nell’illegalità per accumulare denaro, unico scopo della sua vita, se gli si toglie perde il controllo, impazzisce, non vuole subire la mortificazione di perdere case, terreni e denaro, il suo potere sta tutto li.
Noi li ricordiamo con solenne ricordo, ricordiamo Rosario Di Salvo, Pio La Torre e tutti coloro che hanno pagato con la vita il loro impegno contro la mafia“.
Lo dice Pino Apprendi dell’osservatorio carceri di Antigone