“E se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”: sono queste le parole di Padre Pino Puglisi, sacerdote ucciso dalla mafia nel giorno del suo 56º compleanno, il 15 settembre del 1993. Un messaggio, questo lasciato da 3P, – così lo chiamavano i bambini e quanti lo conoscevano – che oggi non solo riesce a mantenere vivi nei ricordi il suo impegno nel sociale e la lotta contro la malavita nel quartiere Brancaccio, ma diventa per molti anche fonte di forza e di impegno nel realizzare, nel proprio piccolo, progetti che possano contribuire, sull’esempio di Padre Pino Puglisi, a migliorare e a cambiare positivamente la vita di tanti, soprattutto dei giovani.
Così è nato “L’ultimo sorriso”, un docufilm per raccontare la vita e il martirio di “un piccolo uomo, dal cuore immenso e da un grande sorriso”. Un progetto cinematografico nato da un’idea di Sergio Quartana, presidente dell’Associazione Culturale della Polizia Municipale di Palermo e della giovane regista palermitana Rosalinda Ferrante, direttrice della Cosmo Cinematografica.
“Il percorso, che ci ha visti coinvolti nella realizzazione del docufilm dedicato alla figura di Padre Pino Puglisi, è nato circa tre anni fa. – ha spiegato Rosalinda Ferrante – Siamo partiti dalle scelte spirituali di Don Puglisi, soffermandoci ad esempio, attraverso ricordi e testimonianze, sul momento della vocazione, sull’annuncio alla famiglia di diventare sacerdote, per poi passare al periodo in seminario, agli anni difficili di Godrano ed infine a Brancaccio. Abbiamo fortemente creduto in questo progetto, nonostante le poche risorse economiche, e non appena abbiamo iniziato a girare le scene è come se fossimo stati chiamati a portarlo avanti e a concluderlo”.
“Tra gli elementi che contraddistinguono “L’ultimo sorriso”, – ha continuato – ci sono certamente la semplicità e la scelta di voler coinvolgere nel cast giovani attori non professionisti . Lo scopo del docufilm, per il quale è stato fondamentale l’aiuto della famiglia Puglisi, è infatti quello di trasmettere gli insegnamenti del sacerdote ad un pubblico il più numeroso possibile, arrivando soprattutto al cuore dei ragazzi. Dal momento che ci sono degli intenti di carattere sociale vorremmo anche portarlo nelle scuole. In questi giorni – ha concluso – abbiamo anche inviato una lettera a Papa Francesco per raccontare del nostro progetto ed invitarlo a vedere il nostro film”.
Per quanto riguarda il titolo, la motivazione, messa in luce dalla regista, sta nell’aver constatato come sia indelebile nella mente di quanti hanno incontrato il sacerdote, il suo volto sorridente, sereno e rassicurante. Padre Pino Puglisi, inoltre, prima di morire, avrebbe sorriso al suo uccisore. “Questa figura – ha detto l’attore Paride Benassai, che nel film interpreta Don Puglisi – mi ha dato tanto, mi ha insegnato che Dio è nella vita di ognuno di noi“.
Per giovedì 25 maggio è prevista un’anteprima de “L’ultimo sorriso” al Politeama Multisala, mentre dal 30 maggio sarà disponibile in diverse sale siciliane. Nel film tra gli interpreti anche l’attrice palermitana Stefania Blanderburgo, i testi dei monologhi sono stati scritti da Teresa Gammauta, la fotografia ed il montaggio sono stati curati da Maurizio Vuturo, le riprese video invece da Daniele Sicilia. La colonna sonora è del musicista Nicolò Renna ed è eseguita dai Room Quartet.