Fisascat Cisl Sicilia, Cgil, Fabi, Uilca, nel corso degli appelli, rivelatesi vani, sul futuro dei lavoratori dell’ex partecipate hanno raccolto in un dossier tutti i passaggi di una “vicenda scandalosa“. Domani alle 12 è stato convocato un nuovo incontro all’Assessorato Regionale allEconomia, al quale prenderanno parte i sindacati.
Sul piede di guerra Mimma Calabrò, segretario regionale della Fisascat Cisl Sicilia. “È arrivato il momento di gettare la maschera – precisa – Non si gioca con la vita delle persone. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Spieghino perchè da più di un anno 152 ex dipendenti di Ciem, Sicilia e ricerca , Sviluppo Italia Sicilia, Cerisdi, Spi, Lavoro Sicilia, Quarit, Iridas e terme di Sciacca sono appesi al filo della mala burocrazia”.
All’incontro è prevista la presenza del vice presidente della Regione Mariella Lo Bello, il ragioniere generale della Regione Siciliana Giovanni Bologna, nonché i vertici dell’Assessorato al Bilancio e di alcuni dipartimenti interessati e il presidente della Sas Sergio Tufano.
“Speriamo non sia l’ennesima farsa. – incalza Calabrò – I 152 lavoratori avrebbero dovuto essere assunti dalla Sas, nata dalla fusione delle partecipate regionali Biosphera, Multiservizi, Beni culturali SpA”. Ed invece ad oggi non hanno firmato alcun contratto. Eppure ci sono una legge e la copertura finanziaria”.
“C’è tutto ciò che serve, ma non il lavoro che gli spetta. Perché? Perché gli atti sembrano restare nel cassetto, le convenzioni arrivare incomplete in assenza delle opportune sollecitazioni. – continua –Personale altamente specializzato potrebbe dare un grande contributo alla macchina amministrativa regionale. Ed invece – conclude – quella stessa macchina li sta sta schiacciando. I lavoratori sono finiti nella rete dell’immobilismo che annienta diritti e aspettative.”