Facendo tesoro del risultato a doppia cifra della federazione Azione e +Europa alle elezioni comunali di Palermo con Fabrizio Ferrandelli, agli “Stati generali per la Sicilia” tenutisi a Enna si è discusso sulla linea comune da tenere in vista delle elezioni regionali. Negli interventi dei rappresentanti messinesi, appello all’autonomia del nuovo polo liberaldemocratico che si costituirà a settembre e giovani non solo al centro della discussione, ma veri e propri protagonisti.
Così, infatti, il giovanissimo Emanuele (16 anni), “le nuove generazioni hanno una nuova mentalità progressista e contraria alle dinamiche clientelari e mafiose che inchiodano la Sicilia al passato. Azione è il partito con l’elettorato più giovane in assoluto; quindi, abbiamo la responsabilità verso questi elettori di garantire loro una scelta alle prossime elezioni regionali. Dobbiamo tenerci alla larga da dinamiche milazziste e bisogna che Azione e +Europa si presentino anche da sole, garantendo ai loro elettori, che sia lo 0,1% o il 5%, una scelta”.
Appello ribadito da Rosaria Moschella, che afferma “alle prossime regionali dovremmo presentare un progetto ambizioso percorrendo una strada dura e impervia per dare finalmente delle risposte a chi da anni chiede alla politica di farlo. Non lo faremo con slogan e luoghi comuni ma con uomini e donne che hanno idee e progetti da proporre ai siciliani liberi”.
“Siamo in una fase in cui in Sicilia sono di nuovo in prima linea i dirigenti di una classe politica che ha distrutto l’economia dell’isola, la più fallimentare della storia; è in corso una guerra democratica per la salvezza sociale della Sicilia. È necessario riuscire a dimostrare che si sta formando una nuova classe dirigente, capace ecompetente, che deve puntare a essere presente all’ARS”, dichiara il referente di Santo Stefano di Camastra Luca Amedeo Martino
Sulla questione giovanile chiosa il segretario provinciale Letterio Grasso, “Messina detiene il triste record europeo di spopolamento (e negli ultimi 4 anni quello assoluto di velocità dello stesso). Eravamo oltre 280 mila 30 anni fa. E si pensava e costruiva pensando agli oltre 300.000. Oggi siamo meno di 220.000, ma se pensiamo ai fuoriusciti per lavoro ancora residenti forse scendiamo sotto i 200.000. Una città e una società che si reggevano sul lavoro di un range d’età compreso tra i 25 e i 55, oggi si regge principalmente sulle entrate degli over 45 e, a breve, su quelle degli over 50 e dei pensionati. Il tutto condito da un crescente tasso di denatalità. In pratica un paese per vecchi, che man mano muore. Abbiamo pertanto una forte responsabilità verso i giovani, specie verso quella generazione Z, compresa tra il ’96 e il 2006, che deve poter immaginare, attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze, un futuro diverso dall’emigrazione”, e conclude “ i nostri amministratori devono impegnarsi per politiche giovanili all’altezza, monitoraggio dei flussi del PNRR, chiusura dei cicli della produzione in cui la Sicilia contribuisce nelle fasi più faticose e meno remunerative e partecipare con profitto a fonti di finanziamento come i bandi di sviluppo industriale MISE o quelli relativi al turismo come Cultura Crea 2.0 Sicilia. Necessaria, infine, anche una scuola di formazione politica per una futura classe dirigente”.
Aggiunge Carlo un altro giovanissimo (17 anni), “urgente arginare dispersione scolastica e fenomeno neet, tasso altissimo in Sicilia. Bisogna mettere al centro misure a sostegno della scuola e del lavoro e dotare i giovani che vivono realtà difficili di strumenti di inclusione per evitare che possano essere coinvolti dalla criminalità”.
Infine, il commento del segretario cittadino Salvatore Grosso, “con il nuovo polo liberal democratico che nascerà ufficialmente nel mese di settembre vogliamo far capire agli italiani che esiste un’altra via, quella del pragmatismo e della serietà, quella che spiega il “come” realizzare le proposte e rifugge da slogan demagogici e tifoserie di quartiere, partendo da una rappresentazione obiettiva delle condizioni in cui versa il nostro territorio e senza illudere i cittadini con promesse irrealizzabili. Il nostro è un appello a tutti quei Siciliani giovani e meno giovani che vogliono riscoprire la bellezza di occuparsi concretamente del proprio territorio”.