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Roberto Lagalla è stato proclamato sindaco della Città di Palermo dal presidente dell’ufficio elettorale. Da questo momento il primo cittadino è ufficialmente in carica.
La cerimonia d’insediamento è avvenuta questa mattina a Palazzo delle Aquile, esattamente a Sala delle Lapidi, dove si riunisce e delibera il Consiglio comunale. Un lungo applauso per il neo sindaco Lagalla, accompagnato dalla presenza di tanti esponenti del centrodestra. Insieme a Lagalla, Alessandro Aricò, il nuovo assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale nella Giunta Musumeci, subentrato all’ex rettore, e l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro. Ma anche Carolina Varchi, deputata di Fratelli d’Italia alla Camera, e Francesco Cascio: due nomi che adesso si contendono la carica di vicesindaco.
“Da questo momento sarò il sindaco di tutti i palermitani e le palermitane – ha detto Roberto Lagalla – Grazie a chi mi ha votato e grazie anche a chi non lo ha fatto. Avremo bisogno di un grande e comune lavoro, che supera la battaglia elettorale e che afferra i principi e i valori della convivenza civile e del bene comune. Di questo mi faccio assoluto garante, in una interlocuzione che ha come riferimento le rappresentanze politiche all’interno di questo Consiglio comunale, a partire dalle forze di maggioranza e, chiaramente, il colloquio proficuo dovrà riguardare tutti i gruppi consiliari. Confido molto nel sostegno dell’amministrazione attiva – prosegue il primo cittadino – e sono convinto che entro i prossimi giorni chiuderemo una giunta di grande profilo e all’altezza delle sfide che attendono questa città, e sono altrettanto convinto che questa casa comunale dovrà essere il balcone dell’amministrazione sulla città di Palermo: dal quale e attraverso il quale dovranno uscire proposte, forme di collaborazioni e dialoghi e interventi con tutte le forze produttive di questa Città, con tutti i portatori di legittimi interessi all’interno della nostra comunità”.
“A tutti chiedo motivazione, pazienza, volontà di lavoro e impegno: è solo attraverso questa ricetta, questa metodologia che noi potremo realmente fare ciò che i palermitani ci chiedono. Per non deluderli non potrò rimanere da solo a fare il Don Chisciotte, ma tutti dobbiamo lavorare per la città. Che Dio e Santa Rosalia aiutino Palermo: però noi facciamo di tutto perché l’aiuto divino possa saldarsi con l’impegno generoso degli uomini e delle donne di questa città”. Così il sindaco Lagalla, rivolgendosi ai tanti dipendenti comunali e ai rappresentanti politici presenti al cerimoniale, e annunciando che domani alle ore 9, deporrà una corona di fiori per omaggiare il monumento ai caduti per mano della mafia, in Piazza Tredici vittime.
Sullo scrittoio la lettera di Leoluca Orlando, “La leggerò quanto prima, ma credo già di sapere cosa ci sarà scritto: una raccomandazione a tenere alta la dimensione dei diritti, della legalità e dell’internazionalizzazione di Palermo. Sono elementi che faranno certamente parte del mio programma di governo, ma ogni sindaco dovrebbe averli come prerequisiti”. Ha dichiarato il neo sindaco Lagalla, a margine della cerimonia di insediamento a Palazzo delle Aquile.
“Con i partiti ci confronteremo presto sulla squadra di governo: l’obiettivo è avere in giunta figure con competenza ed esperienza, pertanto gli assessori che sceglierò saranno sia politici che tecnici”.
“Nella mia vita – aggiunge il primo cittadino – ho sempre cercato di valorizzare competenze al di là dell’appartenenza e questo vale anche dentro questa amministrazione: i cittadini non hanno colore politico e devono essere serviti in relazione alle proprie esigenze e fabbisogni specifici”.
“Lavoreremo per recuperare – aggiunge il sindaco di Palermo – quello che la giunta precedente non ha fatto. Serve intervenire soprattutto sul bilancio: come ho sottolineato più volte, la strada maestra non è l’ipertassazione dei palermitani.
Tante emergenze da affrontare. Nelle prossime il sindaco Lagalla incontrerà il prefetto e l’arcivescovo per fare un primo punto, ma parlerà anche con i principali dirigenti dell’amministrazione comunale per una pianificazione dei primissimi atti di governo: bilancio, servizi cimiteriali e l’andamento reale degli uffici amministrativi.