Dopo due anni di pandemia torna la processione della Vara, il 15 agosto, considerato il cuore di tutti gli eventi messinesi e che da decenni è di richiamo nazionale. Per l’occasione la Vara avrà un opportuno restyling e l’assessore alla cultura Enzo Caruso è già al lavoro per far sì che sia la “processione più bella di sempre”.
Per migliaia di devoti e non solo l’appuntamento del 15 agosto è irrinunciabile. Si è quindi svolta a Palazzo Zanca una riunione tecnica per fare il punto sulle attività previste per l’edizione 2022 della Vara e i Giganti con particolare attenzione agli aspetti relativi alla sicurezza e alla pubblica incolumità.
All’incontro hanno preso parte gli Assessori alla Protezione Civile, Massimiliano Minutoli ed alla Cultura, Enzo Caruso; il dirigente del Dipartimento ai Servizi alla Persona e alle Imprese Salvatore De Francesco; l’architetto Andrea Milici, funzionario del Dipartimento comunale Servizi Tecnici; ed il geometra Vincenzo Riparare, responsabile dell’Ufficio Pronto Intervento.
In primo piano gli aspetti inerenti la protezione civile ed alla sicurezza in vista di una processione che sicuramente richiamerà in città migliaia di persone.
. “L’incontro è stato incentrato soprattutto sulla verifica strutturale della macchina votiva – hanno dichiarato gli Assessori Minutoli e Caruso –. Si è concordato di effettuare una ricognizione sullo stato di conservazione dei materiali. Si procederà ad una verifica strutturale dei vari pezzi che compongono la Vara in considerazione che la sicurezza è al primo posto e a causa del Covid la macchina è rimasta ferma per oltre due anni”.
Il controllo generale quindi sarà il primo passo indispensabile per poi procedere alle fasi successive. Saranno preparate e sistemate le attrezzature e si comincerà a programmare l’aspetto della sicurezza attraverso il Piano di emergenza.
“E’ nostra intenzione coinvolgere successivamente la Soprintendenza ai Beni Culturali per pianificare un restyling generale della Vara”.
Saranno quindi organizzate ulteriori riunioni per pianificare non soltanto gli aspetti tecnici ma anche tutti gli eventi collaterali per far sì che dopo due anni di stop torni a rivivere l’Agosto messinese.