Botta e risposta tra il Comitato Esistono i Diritti e l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Al centro della polemica, un incontro programmato e che poi sarebbe slittato sul tema dell’applicazione in Sicilia della legge 194, contro l’aborto clandestino, sulla cannabis terapeutica e sui suicidi in carcere.
«Mi spiace contraddire il comitato “Esistono i diritti”. Ieri mi sono trattenuto per una lunga riunione, non prevista, al Policlinico di Messina e sono rientrato a Palermo alle 17:30. Non so se la riunione con il mio Ufficio di gabinetto fosse ancora in corso, ma la mia educazione mi ha consigliato di chiedere che l’incontro con i rappresentanti del comitato si tenesse con i miei collaboratori, piuttosto che essere rinviata. Resta fermo quanto già fatto assieme al comitato. Evitiamo polemiche inutili e continuiamo a lavorare».
Stamattina, una nota del Comitato Esistono i Diritti, lamentava il fatto che l’incontro fissato alle 12 del 29 giugno (poi slittato alle 16,00), non avrebbe avuto seguito con l’assessore perché, secondo quanto riferito dal suo capo di gabinetto, al Comitato, sarebbe slittato ulteriormente di un’ora. “Dopo oltre l’ora di ritardo annunciata, ci veniva comunicato che l’assessore era dovuto andare dal Presidente.
Sono cose che possono succedere ad un assessore, tranne poi scoprire che si aggirava per l’assessorato e che quindi aveva boicottato l’incontro. Essersi sottratto al confronto con i rappresentanti del Comitato Esistono i Diritti, conferma quanto non stiano a cuore le problematiche che riguardano i cittadini siciliani. Il Comitato intende dialogare con l’assessore nell’interesse delle siciliane e dei siciliani.”
Lo dicono Pino Apprendi e Gaetano D’Amico co-presidenti del Comitato Esistono i Diritti.