Hanno raggiunto e superato quota cento i trattamenti con anticorpi monoclonali contro il Covid-19 eseguiti dall’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, nell’Unita’ Operativa Complessa di Malattie Infettive. Si tratta di circa un terzo di tutte le somministrazioni effettuate in Sicilia, che al 3 giugno, secondo il report dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA), erano poco piu’ di trecento.
L’Ospedale Cannizzaro ha selezionato, tra i primi in Sicilia gia’ dall’inizio di aprile, i pazienti da avviare alla terapia monoclonale e nessuno di quelli trattati finora ha avuto necessita’ di un ricovero. Un risultato eccellente, raggiunto dall’Azienda Cannizzaro grazie alla collaborazione con il Commissario per l’emergenza Covid, dottor Pino Liberti, e l’UOC di Farmacologia Clinica del Policlinico di Catania, diretta dal prof. Filippo Drago.
Ma il “modello Cannizzaro”, che ha portato l’Azienda ospedaliera al primato regionale per numero di trattamenti eseguiti, fa leva anche sull’organizzazione messa a punto e sul rapporto con il territorio.
“La tempestivita’ nella selezione e nell’invio dei pazienti e’ fondamentale per l’efficacia del trattamento – afferma il dottore Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro – e sotto questo profilo si e’ creata una valida sinergia con i medici di base e con le USCA, che permette un confronto e uno scambio di informazioni quotidiani. Si e’ poi rivelato particolarmente utile il supporto di Croce Rossa Italiana nell’accompagnamento dal domicilio fino all’ambulatorio dei pazienti da trattare, che essendo positivi richiedono un trasporto protetto. Grazie alle condizioni create dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, si e’ quindi instaurata una virtuosa integrazione ospedale-territorio che rappresenta – conclude il direttore Giuffrida – una potente arma, insieme con la campagna vaccinale, nella lotta al Covid”.
“Le nostre aspettative di ridurre l’evoluzione della malattia verso forme gravi e di conseguenza le ospedalizzazioni sono state pienamente soddisfatte – spiega il dottore Carmelo Iacobello, direttore dell’UOC di Malattie Infettive – perche’ nessuno dei pazienti trattati ha successivamente richiesto il ricovero. E si tratta di soggetti con seri fattori di rischio: prevalentemente obesita’, cardiopatie, patologie respiratorie e nefropatie.
Inoltre, grazie al follow-up abbiamo potuto apprezzare una rapida attenuazione o addirittura scomparsa della sintomatologia Covid gia’ nelle prime 48 ore. L’efficacia degli anticorpi monoclonali e’ evidente, cosi’ come e’ consolidata la collaborazione con le USCA e con i medici di famiglia: confidiamo – e’ l’auspicio di Iacobello – che possano adesso essere superate anche le ultime diffidenze nella popolazione, in modo da potere contare su un’opzione terapeutica fondamentale in caso di infezione Covid-19“.