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Dissesto a Taormina, la Commissione fissa i criteri per le transazioni

lunedì 3 Ottobre 2022

Un altro importante passo in avanti del Comune di Taormina nella strada ancora lunga del dissesto finanziario che porterà da qui ai prossimi due o tre anni al risanamento dell’ente. Nell’ambito della procedura semplificata richiesta dalla Commissione Liquidatoria e alla quale l’Amministrazione ha dato nei giorni scorsi il relativo placet, l’organo incaricato dal Quirinale ha formalizzato oggi una nuova deliberazione di rilievo strategico, concernente la gestione dell’indebitamento pregresso (ex art. 258 del D.Lgs. 18.08.2000, n.267). Nello specifico la commissione presieduta da Lucio Catania e di cui fanno parte anche Maria Di Nardo e Tania Giallongo, ha inteso procedere all’individuazione dei criteri per la transazione dei debiti.

Con nota prot. n. 15827 in data 6/6/2022, era stata trasmessa all’Amministrazione comunale dalla Commissione Liquidatoria la deliberazione n. 14 del 6/6/2022, avente ad oggetto proprio la “Proposta di adesione procedura semplificata di liquidazione di cui all’art. 258”, all’interno della quale veniva riportato l’ammontare di tutti i debiti censiti, in base alle istanze creditorie pervenute a quella data, quantificate in 66.678.989,27 euro.

In seguito, con deliberazione di Giunta comunale n. 255 del 27 settembre 2022, esecutiva ai sensi di legge, l’Ente ha aderito alla proposta della modalità semplificata di liquidazione, come prevista dall’art. 258, comma 1, del D. Lgs 267/2000, formalizzando l’impegno a reperire ed a “mettere a disposizione dell’Organo di liquidazione le risorse finanziarie liquide, per un importo che consenta di finanziare la massa passiva da transigere, tra cui anche i proventi da alienazione dei beni patrimoniali disponibili, individuati sulla base dell’inventario dei beni dell’Ente, di qualsiasi atto o scrittura patrimoniale, delle risultanze del catasto o di altri pubblici uffici, nonché di ogni altra risultanza scritta o verbale ed inseriti nel piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobili, che l’Amministrazione avrà cura di adottare nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 58 del D.L. 112 del 25.06.2008, convertito in L. n. 133 del 6.08.2008”.

La Commissione ha ritenuto adesso di dover procedere alla fissazione dei criteri e delle procedure utili a dare inizio alle attività di liquidazione della massa passiva con le risorse finanziarie già a disposizione; di evidenziare che i crediti, a tal fine considerati, saranno quelli regolarmente documentati e caratterizzati dai requisiti di ammissibilità previsti per legge e trattati seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle relative istanze, come risultanti dalla protocollazione generale dell’Ente; di dover approvare uno schema di transazione utile a definire transattivamente i crediti ammissibili, nel quale deve essere specificata la “rinuncia ad ogni altra pretesa” da parte del creditore in caso di accettazione; ed inoltre si è deciso che le previsioni di cui al richiamato art. 258, comma 3, tenuto conto degli esercizi finanziari a cui si riferiscono i crediti da liquidare e l’entità presumibile delle risorse che potranno esser messe a disposizione dell’organo da parte dell’Amministrazione comunale, possano trovare concretezza, proponendo ai creditori ammessi al passivo una transazione secondo le seguenti percentuali: 40% per i crediti risalenti all’esercizio finanziario 2018 e successivi; 50% per i crediti risalenti agli esercizi finanziari dal 2017 al 2013; 60% per i crediti risalenti agli esercizi finanziari 2012 e precedenti.

Si andrà, a questo punto, a procedere alla determinazione dei criteri e delle procedure utili alla definizione transattiva dei debiti ed alla liquidazione della massa passiva mediante l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili. Ai fini della trattazione delle istanze di insinuazione a massa passiva sarà seguito l’ordine cronologico di ricezione, come risultante al protocollo generale dell’ Ente locale taorminese, proponendo ai titolari dei crediti – purché regolarmente documentati, certificati dai competenti uffici comunali e caratterizzati dai requisiti di ammissibilità previsti dalla legge – la definizione transattiva, ad eccezione dei crediti eventualmente vantati dall’Amministrazione comunale nei confronti della gestione liquidatoria, che verranno, se esistenti, trattati per ultimi.

I creditori che non abbiano presentato istanza di ammissione alla massa passiva saranno destinatari di una proposta di transazione, in base alla anzianità del credito, successivamente ai creditori istanti.

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