Dure le parole di Giuseppe Lupo sull’operato di Anthony Barbagallo. L’ex capogruppo dei dem all’Ars, ed oggi consigliere a Sala delle Lapidi, ha bocciato il documento politico presentato dal segretario regionale del PD sull’election day.
“Non approvo l’impostazione del segretario regionale, trovo insufficiente la sua relazione. Stiamo confrontando una pesante sconfitta alle regionali, dove siamo arrivati con un’altra pesante sconfitta di cinque anni, dove in entrambe siamo arrivati terzi. Penso che l’analisi dovrebbe essere molto più attenta. Si, ci saranno 11 deputati all’Ars che faranno opposizione, ma dobbiamo comunque interrogarci sul perché abbiamo perso. In Sicilia il PD è distribuito a macchia di leopardo. A Ragusa abbiamo un partito strutturato ed organizzato, e abbiamo ottenuto il 16%, situazione molto diversa a Messina dove siamo presenti in soli circa 30 comuni dei 108 della provincia, ottenendo l’8% anche a seguito della scissione che abbiamo avuto con la fuoriuscita dell’onorevole Navarra. Serve una reazione immediata del partito e sono d’accordo con Provenzano quando dice che dobbiamo metterci tutti in discussione, non possiamo pensare di far finta di niente. In Sicilia il PD è in una situazione drammatica. La stessa candidatura di Caterina Chinnici avrebbe potuto esprimere altre potenzialità se fosse stata accompagnata e sostenuta adeguatamente da una iniziativa di partito.
Complice della sconfitta, molto probabilmente è anche la mancanza di organizzazione pratica sul territorio regionale con l’aggravante di un’altra condizione, “Ci sono segretari di partito che sono dimissionari o già dimessi, parlo di Messina e di Siracusa, a Catania. Per questo motivo abbiamo presentato un ordine del giorno che si dà un obiettivo: un congresso regionale entro l’anno.