Lo Stromboli torna a far sentire la sua voce.
Dalle 9:23 di stamane una imponente colata lavica, accompagnata da denso fumo, visibile anche dalla frazione di Ginostra cade dal cratere nord e attraversando la Sciara del fuoco si avvicina alla linea di costa.
La colata lavica, che si è formata in seguito all’eruzione, ha raggiunto il mare. Il suo contatto con l’ acqua solleva intense nubi di vapore. Il flusso piroclastico originario è seguito da altri piccoli flussi. L’attività esplosiva non mostra significative variazioni.
Dal punto di vista sismico, a partire dalle ore 8:24, si è osservato un incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico che ha raggiunto livelli alti in corrispondenza del flusso piroclastico; attualmente l’ampiezza del tremore si attesta su livelli medio-alti.
L’inizio della fase effusiva sullo Stromboli, tuttora in corso, ha provocato il crollo parziale della terrazza craterica e il flusso piroclastico, generato dal crollo del materiale di parte dell’orlo craterico, ha prodotto un segnale sismico della durata di 3 minuti registrato da tutta la rete sismica.
Lo rende noto il laboratorio di Geofisica Sperimentale di Firenze. L’impatto sull’acqua del materiale stesso ha prodotto uno tsunami di 2 centimetri registrato alle 9:24. Oltre all’emissione di lava nel settore craterico di nord-est si registra un incremento dell’attività di “spattering”, accompagnata da valori del tremore vulcanico su livelli alti.