Sono trascorsi 4 anni da quel terribile 3 Novembre 2018, dove in una villetta di Casteldaccia (Pa), morirono 9 persone.
La villetta di contrada Dagali dove avvenne la tragedia, era stata già dichiarata abusiva da tempo e con una sentenza del tribunale del 2010 avrebbe dovuto essere demolita. Ma questo non avvenne e in quei giorni di festa del 2018 venne presa in affitto da Giuseppe Giordano e dalla sua famiglia.
Il temporale fu così violento da far esondare il fiume Milicia: un’ondata di fango alta almeno sette metri travolse così l’immobile.
Sono 4 i sopravvissuti a quell’incubo: Giuseppe Giordano che si aggrappò a un albero, il cognato Luca Rughoo e le loro due figlie di 11 e 12 anni che erano andate con lo zio a comprare i dolci.
Quella sera di festa tra balli e risate, nonni, zii e cugini si sono trovati a vivere una enorme tragedia. Tra le 9 vittime anche due bambini di uno e tre anni. Morirono la moglie di Giuseppe Giordano, Stefania Catanzaro, 32 anni, la figlioletta di un anno, Rachele Giordano; il figlio Federico Giordano, 15. Morirono anche il padre di Giordano, Antonino di 65 anni, e la moglie Matilde Comito. E, ancora, la sorella Monia Giordano, 40. La donna era la mamma di Francesco Rughoo, 3 anni, anche lui trascinato dal fango e ritrovato senza vita. Marco Giordano, 32 anni, figlio di Matilde Comito, venne risucchiato insieme agli altri. Tra i corpi anche quello della nonna Nunzia Flamia, 65 anni, mamma di Giuseppe Giordano.
In tre finirono sotto processo: il sindaco del paesino Giovanni Di Giacinto, Maria De Nembo, responsabile della protezione civile di Casteldaccia, Antonino Pace, il proprietario della villetta. L’imputazione è di omicidio colposo per tutti e tre. Omissione di atti d’ufficio è stata contestata al sindaco e alla De Nembo. Archiviazione per non aver commesso il fatto è stata decisa dal giudice per l’udienza preliminare di Termini Imerese, Claudio Bencivinni, per il sindaco pro tempore dal 2013 al 2018 Fabio Spatafora, Rosalba Buglino, Alfio Tornese e Michele Cara Pitissi, tutti e tre dell’ufficio comunale con competenze in materia di sanatoria o condono edilizio, demolizioni e acquisizioni al patrimonio comunale degli immobili abusivi non demoliti dal 2008 al 2017. Infine, l’archiviazione è stata disposta anche per Concetta Scurria, moglie di Pace.
Intanto gli anni passano e ciò che resta della famiglia Giordano non trova pace per ciò che è accaduto: “Sono passati 4 anni , vorrei incontrarvi abbracciarvi stare tutti insieme felici per come lo eravamo ci mancate da impazzire non è giusto tutto questo siamo distrutti vi amo tutti che vita crudele“, ricorda così Giuseppe Giordano i suoi cari sul suo profilo Facebook.